LE NOSTRE CHIESE – L’abbazia Sant’Albino in Mortara.

A cura di Don Cesare Silva.

Sorge alla periferia di Mortara non lontano da un fontanile e dalle rive del Terdoppio (e dal depuratore). È legata alla celebre battaglia tra Franchi e Longobardi dell’anno 773 che aprì le porte alla conquista della capitale Pavia e alla sottomissione dei Longobardi. Essa si svolse presso la località di Silvabella che secondo una tradizione prese poi il nome di Mortara. Nei pressi della pieve vercellese di sant’Eusebio il Monaco albino alcuino eresse una chiesa in onore di sant’Albino di Angers e un monastero di canonici regolari secondo la regola di sant’Agostino. Vi furono sepolti i paladini amico ed Amelio venerati per secoli sotto l’altare maggiore. Le reliquie furono oggetto di ricognizione nel 1928 e nel 1999. La chiesa fu riedificata nel secolo XI e il campanile cuspidato (pendente) fu eretto nel secolo XII- I. L’abbazia cadde in commenda e di esso resta una finestra trecentesca decorata in cotto nel complesso agricolo annesso ora diroccato. La chiesa fu rifatta in forme ridotte nel 1540. Nell’abside superstite sono affreschi devozionali dei secoli XIV-XVI. In occasione del giubileo del 2000 è stata creata una struttura di accoglienza dei pellegrini e di animazione nello spirito della secolare accoglienza a quanti percorrevano la via Francigena. Sono state poi restaurate diverse opere della chiesa (di proprietà pubblica) e il complesso ha avuto nuova vita grazie all’opera di padre Nunzio De Agostino.

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