Un gruppetto di minorenni della scuola Media avrebbe intimidito
un compagno. L’episodio, però, è successo fuori dall’istituto
Si sarebbero verificati altri episodi di bullismo minorile a Mortara. È una voce che rimbalza, senza particolare fondamento, tra i genitori della scuola Media. Piccoli gruppetti di ragazzi che girerebbero con una dotazione di coltello, mettendo sotto scacco, con richieste e intimidazioni, altri compagni di scuola. Il coltello, però, potrebbe anche non essere reale. Quanti rapinatori “veri” sono stati segnalati come detentori di un’arma e poi invece era solo una minaccia conseguente ad una mano in tasca. Ma le intimidazioni e qualcosa di poco chiaro potrebbero anche essere reali. La direzione didattica della Scuola Media, con la dirigente Piera Varese, ammette che nelle classi ci sono delle “prime” particolarmente “vivaci” ma episodi gravi non ne sono stati segnalati. Sarebbe capitato qualcosa, se è capitato, tra i ragazzi di seconda e terza. Quindi nulla, ma quando a Mortara i genitori segnalano episodi “particolari” c’è da prestare molta attenzione. «Ci siamo scottati e quindi ancora oggi drizziamo le orecchie quando sentiamo parlare di episodi di questo tipo». Il fenomeno del bullismo era emerso con i famosi arresti del marzo 2017, a cura dei carabinieri. Quattro ragazzi arrestati e condotti al carcere Beccaria di Milano e altri sei denunciati. Tutto era nato in prima battuta proprio sul nostro settimanale, quando a novembre del 2016, per la prima volta, i genitori telefonarono spiegando quel che succedeva. Episodi incredibili. Non tanto i reati, che si scoprirono dopo, ma il fatto che il loro figlio improvvisava un malore per farsi venire a prendere prima del normale orario di uscita dalla scuola. Non era certo un’invenzione, nè una esagerazione. Evidentemente c’era qualcosa di ben più grave. Nel febbraio 2017, circa un mese prima che scattassero gli arresti, un gruppo di 5 bulli della scuola Media (ma come si scoprì dopo, ben più adulti del previsto) avevano impedito che si svolgesse una lezione in palestra, sfidando apertamente l’autorità della scuola. Esattamente un mese dopo ci furono gli arresti. Per questo anche oggi qualsiasi accenno di episodio sospetto va segnalato e riportato. Probabilmente, anche allora, le nostre segnalazioni contribuirono a lanciare l’allerta. Purtroppo in quel caso i ragazzi avevano commesso reati molto gravi. Per ora è solo una segnalazione che lancia un campanello d’allarme.