MORTARA E DINTORNI NELLA STORIA – Il terremoto del 1369 e il crollo della Basilica di Lomello.

A cura di Simone Tabarini.

Oggi dobbiamo fare un salto indietro nel tempo. Precisamente nel 1369! Era la notte tra il 1 e il 2 febbraio di quell’anno e improvvisamente tutta la nostra zona venne colpita da una fortissima scossa di terremoto! Secondo le cronache del tempo, poche ma ben descritte, molti edifici caddero al suolo come fossero fatti di paglia, altri si salvarono per miracolo ma furono fortemente compromessi. Il conteggio delle vittime fu molto alto! Infatti avvenendo di notte, gran parte delle persone dormiva e non riuscì a scappare dai vetusti e precari edifici in cui si rifugiava. Ma quanto era forte e intenso questo sisma? Praticamente ad oggi è impossibile dare una scala vera e propria anche se secondo le cronache del tempo e le ricerche da parte di alcuni geologi, si verificò un terremoto pari a 6,5 gradi della scala Richter, con epicentro ad Alessandria. Come ho già detto, si tratta di “presunti calcoli”, in realtà è impossibile definire la vera e propria capacità distruttiva di un evento risalente ad oltre 700 anni fa! Nelle ore successive alla prima scossa, i sopravvissuti si “rifugiarono” nelle Chiese e vari edifici sacri, peggiorando la situazione a livello di vittime! Infatti altre scosse di assestamento fecero crollare le poche strutture ancora “sicure”. Quasi sicuramente c’è una cosa certa. Nel 1369 la Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello, cambiò forma! Infatti probabilmente il catastrofico evento fece crollare gran parte dell’edificio, che era appoggiato sulle antiche mura Romane ad oggi visibili. Dopo questo sisma, la Lomellina non venne più colpita da terremoti di questa forza. Sebbene altri eventi simili si verificarono nella zona di Casale Monferrato e dintorni per fortuna nessuno riuscì più a scalfire la nostra.

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