A cura di Simone Sajino – Sea Studio.
Il termine per il versamento delle imposte derivanti dalle dichiarazioni fiscali 2024 per i soggetti ISA è stato spostato al 21 luglio 2025, con la possibilità di un ulteriore rinvio al 20 agosto, ma con una maggiorazione del lo 0,4%. Questa novità è stata introdotta dal Decreto Legge n. 84/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 giugno scorso. La proroga riguarda tutti i titolari di partita IVA che svolgono attività per le quali sono stati approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), senza considerare se siano effettivamente applica bili o se ci siano cause di esclusione. Anche i contribuenti in regime forfettario o dei minimi, i soci di società trasparenti, i collaboratori di imprese familiari e le associazioni professionali possono beneficiarne Rimangono esclusi, invece, i soggetti non ISA, come le persone fisiche “private”, gli imprenditori agricoli con solo reddito agrario, gli enti non commerciali privi di attività economica e coloro che superano il limite di ricavi/compensi di 5.164.569 euro. La proroga si applica sia ai saldi che agli acconti delle imposte su Redditi e Irap, oltre alle imposte sostitutive (come la cedolare secca, la flat tax incrementale e l’imposta sui capital gain), IVIE/IVAFE e vari contributi previdenziali. Tra i pagamenti prorogati ci sono anche il diritto annuale alla Camera di Commercio e i contributi IVS per i soci di Srl artigiane o commerciali non trasparenti. Per chi opta per il pagamento rateale, il rinvio riguarda solo la prima rata. Ad esempio, per i soggetti ISA che effettuano il versamento entro il 21 luglio, la seconda rata scadrà il 20 agosto (con interessi dello 0,33%), la terza il 16 settembre e così via fino a dicembre, seguendo un piano aggiornato. Infine, un avviso per le società di capitali: per poter usufruire della proroga, il bilancio 2024 deve essere approvato entro giugno. Se l’approvazione avviene dopo la scadenza rimane quella ordinaria.