LA CAMELIA COLLEZIONI – I fazzoletti nuziali: tra simboli e arte manuale.

A cura di Alessandra Restelli e Maria Luisa Siviero.

Il fazzoletto nuziale è un accessorio tradizionale che ha radici profonde e ha avuto un ruolo simbolico e pratico nei matrimoni per secoli. L’uso può essere ricondotto a tempi antichi dove, in molte culture, era considerato un simbolo di amore e di dedizione. Nell’antica Roma, ad esempio, venivano utilizzati per simboleggiare la purezza e la fedeltà della sposa. Era consuetudine che la sposa ricevesse un fazzoletto ricamato con simboli di buon auspicio che rappresentavano un futuro di prosperità e felicità. Nel Rinascimento si diffonde l’uso del pizzo apprezzato come simbolo di status e ricchezza dove la tecnica di esecuzione, come il merletto a fuselli e il punto ago, si svilupparono principalmente in Italia e nelle Fiandre. Nel XVIII secolo, iniziano a guadagnare popolarità in Europa; in questo periodo, i fazzoletti erano spesso realizzati con tessuti pregiati come il lino e la seta, e adornati con ricami intricati che richiedevano grande capacità e tempo. I motivi più comuni includevano fiori, foglie e, talvolta, iniziali delle coppie. Questi piccoli capolavori tessili sono il risultato di abilità artigianali tramandate di generazione in generazione. In foto, alcuni esemplari di fazzoletti presenti in Collezione. Monogramma/Cifre ricamate o lo stemma del casato sono rari e più preziosi. Tra le lavorazioni c’è il Point de Gaze – merletto ad ago belga del secolo 800, il Point de Malines – pizzo ai fuselli tipico fiammingo introdotto nella metà del 1600 e popolare tra i reali Inglesi, l’Intaglio nato in Francia tra il XVI e XVII secolo come semplificazione del merletto veneziano la cui realizzazione era meno costosa e in voga fino al secolo 800 e il punto Alençon di origine francese, settecentesco, dai disegni peculiari e realizzato ad ago.

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