A cura di Alessandra Restelli e Maria Luisa Siviero.
Il Carnevale dei Bambini è una festa che combina tradizione, creatività e divertimento. È un momento in cui i più piccoli possono esplorare la loro immaginazione, socializzare e godere della gioia di essere bambini. Le usanze variano da luogo a luogo, ma il cuore del Carnevale rimane lo stesso: celebrare la fantasia. In Europa nasce nel XVII secolo dove, nelle famiglie nobili e dell’alta borghesia, tessuti pregiati come sete, damaschi, rasi e taffettas (descritti nei documenti notabili come facenti parte del corredo come “costumi”) abbinate a guarnizioni in merletti preziosi, nastri serici, galloni d’oro e d’argento, stimolavano i più piccoli allegria e divertimento nel non farsi riconoscere anche dai componenti della famiglia stessa. Nei ranghi meno abbienti le maschere grazie ad astuzia e ingegno venivano create utilizzando capi dismessi dei più grandi elaborati a piacimento, vecchie e grandi scarpe dei nonni o genitori, cappelli sciupati e parrucche fatte di stoppa servivano per creare un costume di fantasia al quale poi davano anche un nome. Nell’800 il Carnevale inizia a cambiare ed è l’epoca in cui si inventano i balli mascherati per i bimbi. Il primo fu istituito dalla Regina Vittoria d’Inghilterra nel 1859 che diede vita ad una tradizione che si espanderà in tutte le corti europee e nei palazzi nobiliari. Chiacchiere, frittelle e leccornie cosparse di zucchero a velo sono i dolci che si scambiano – ancora oggi – e alla fine della festa si proclamano le maschere più belle con foto divulgate nelle cronache dei giornali. Nei decenni le mascherine più diffuse erano ispirate ad animaletti che i bimbi hanno imparato a conoscere dalle fiabe come la farfalla, la coccinella, il coniglio, il ranocchio ma anche personaggi ispirati alla letteratura infantile come la Damina, Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Cenerentola o alla Commedia come l’Arlecchino, il Pierrot e Pulcinella. Negli anni 50 di diffondono Cow Boys, Zorro, Superman e Uomo Ragno. Da qui in poi le mascherine si ispireranno più al futuro e all’attualità. In foto alcuni esempi di costumi che conserviamo in Collezione.