MORTARA E DINTORNI NELLA STORIA – Il “Mostro di Garlasco”: una bravata ricca di mistero.

A cura di Simone Tabarini.

Come da semplice “scherzo” nasce una storia, divenuta poi leggenda. Correva l’anno 1961 e la Gazzetta del Popolo, per una settimana di fila, poneva al centro dell’attenzione la cittadina di Garlasco. Il 7 novembre un ragazzo, mentre era intento a cacciare fagiani presso una distesa di canneti insieme al suo cane, scorgeva uno strano essere alto circa 1,5 metri, muscoloso e dal lungo pelo nero. Impaurito il ragazzo sparò due colpi in aria, facendo scappare così l’insolita creatura. I primi ad essere informati furono la madre e il fratello. Ma il mistero si infittì, infatti il giorno precedente un altro cacciatore, raccontò che proprio nella stessa zona, aveva udito strane urla. La voce girò e l’8 di novembre si tenne una battuta di caccia, alla ricerca dello strano “mostro di Garlasco”. In questo caso, molti cacciatori udirono le urla, ma nessuno vide la creatura. Passarono i giorni e le forze dell’ordine, preoccupate ispezionarono la zona. L’8 dicembre di quell’anno venne alla ribalta il racconto di un altro testimone. L’uomo vide anche lui lo strano animale e anche lui sparò in aria per farlo allontanare. Così, nuovamente, venne eseguita una battuta di caccia. Questa volta presenti 150 cacciatori eppure, nulla. Fino al 10 dicembre, quando un gruppo di cacciatori milanesi notarono delle strane impronte sul terreno, simili a piedi umani ma molto più grandi. La autorità non riuscirono a dare spiegazioni, quello che è certo è che da quel giorno lo strano essere soprannominato “il Bigfoot di Garlasco” svanì nel nulla. Ma vi ricordate cosa avevo detto all’inizio? Uno “scherzo”. Secondo alcuni, vi era un contadino, stanco di dover litigare con i cacciatori che invadevano i suoi campi. Uno scherzo che ha rischiato di diventare tragedia!

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