A cura di Don Cesare Silva.
La chiesa di San Lorenzo a Mortara che si fregia del titolo di “basilica minore” è un interessante esempio dell’architettura gotico lombarda di fine trecento. Nel secolo XVII fu trasferita definitivamente la sede parrocchiale dall’abazia di Sant’Albino e fu elevata a collegiata. Nel corso dei secoli si arricchì di altari e opere d’arte. L’aspetto attuale risale ai radicali restauri intrapresi dal prevosto monsignor Luigi Dughera nei primi decenni del novecento. La facciata ha conservato l’aspetto originario con accanto la struttura dell’oratorio “San Luigi” con il teatro e le opere annesse erette dall’infaticabile monsignor Dughera. Moderno è l’altare basilicale con ciborio decorato da marmi e mosaici di stile “neo medievale” il pulpito marmoreo con inserti e bronzi e la sistemazione generale delle cappelle e degli altari ricchi di opere d’arte. Ricordiamo il crocefisso ligneo del coro opera di Baldino di Surso (prima metà secolo XV) e l’Ancona del presepe ricco di statue, opera del Rinascimento lombardo. Vi sono poi opere pittoriche e scultoree dei secoli XVI, XVII e XVIII con autori del calibro del Nuvoloni e del Cerano (solo per citarne alcuni). Le opere contenute in questa chiesa, molte delle quali provenienti da edifici scomparsi della città, costituiscono un patrimonio di assoluto pregio. Annessa alla basilica è la torre civica, massiccia costruzione trecentesca nella cui cella è un bel concerto di otto campane. Nello stesso isolato vi è la chiesa di San Dionigi già sede dell’omonima confraternita laicale, da molti decenni spogliata degli arredi e abbandonata.