A cura di Alessandra Restelli e Maria Luisa Siviero.
Il velo nuziale è l’accessorio irrinunciabile di ogni sposa che, con l’abito è il vero protagonista. Ha origine lontane, legato al tempo degli antichi Romani; simboleggiava castità prematrimoniale della sposa e serviva per celarne l’aspetto a marito e ospiti fino all’altare. È antica la tradizione di tramandarlo non solo di madre in figlia ma anche dalla futura nuora; un’usanza che ancora oggi appartiene a molte famiglie. Dovrebbe essere dato in dono da una persona vicina alla sposa che abbia avuto un matrimonio felice attribuendo il gesto come simbolo di protezione e buona sorte. Il velo va adattato anche alla personalità della sposa. Esistono infatti varie tipologie: in pizzo, in organza, in tulle di seta arricchito da ricami o macramè lungo i bordi come anche la lunghezza può superare i 3 metri. Ha seguito le epoche: fino agli anni 20 era un lunghissimo strascico impreziosito con pizzi e ricami; negli anni 30 è stato sostituito con la veletta per poi ritornare negli anni 50 sempre con bordure in merletto e negli anni 60 prettamente liscio. Negli anni abbiamo raccolto e conservato decine di veli nuziali il più antico risalente alla metà del secolo 800. La particolarità che lega il manufatto antico e d’epoca alla preziosità è proprio l’essere un pezzo unico; ognuno infatti, per manifattura, forma e rifinitura è diverso dall’altro. Ci sono pervenuti per mano di figlie o nuore che li hanno trovati avvolti in veline o racchiusi in scatole all’interno del comò che ne ha permesso la perfetta conservazione. Li abbiamo esposti in mostre che ci hanno permesso di essere contattate da persone da ogni parte d’Italia e dall’Estero. Nella foto in basso, 2 veli nuziali metà secolo 800 di manifattura francese che ci sono arrivati dal Canada.