A cura di Don Cesare Silva
La chiesa parrocchiale di Galliavola, intitolata a San Lorenzo, compare per la prima volta in una carta del 1460 ed era un’antica dipendenza dalla pieve di Santa Maria di Lomello. L’edificio attua le fu costruito nel 1833 sul luogo dell’antica chiesa, della quale resta il campanile, risalente all’inizio del Settecento. È un’elegante costruzione a tre navate, con un’ampia abside semicircolare; la facciata presenta specchiature affrescate. All’interno si trovano la balaustra e l’altare maggiore in marmi poli cromi, in stile barocco, provenienti dalla chiesa pavese di Sant’Innocenzo, soppressa nel 1810. Vi è anche una bella statua lignea processionale della Madonna del Rosario, risalente al XVIII secolo. Presso il cimitero si trova l’antichissima chiesa della Madonna Addolorata “allo Zerbaiolo”, di origine medievale. Vi era annesso un convento di frati Serviti, soppresso nel 1650. L’edificio, a navata unica e preceduto da un portico, è stato recentemente restaurato a spese di un privato. Il castello di Galliavola, che sorge di fronte alla chiesa parrocchiale, fu abitato per due secoli dai Gesuiti, fino alla loro soppressione nel 1773. Dipendeva dal collegio di Santa Maria di Brera a Milano. Un religioso, a metà del Settecento, pubblicò la prima storia della Lomellina: si tratta di padre Portaluppi, originario di Grumello, antica frazione di Galliavola sulla strada per Lomello.