LA CAMELIA COLLEZIONI – Tra tradizione, ricami e corredi di famiglia per la tavola di Natale

L’allestimento della tavola per le festività natalizie rappresenta non solo una tradizione radicata in molte culture, ma è anche un atto che racchiude significati profondi legati al corredo familiare e all’antica arte del ricamo. Per secoli, le tovaglie pregiate e i decori elaborati erano segno distintivo delle classi abbienti. Il ricamo non era considerato solo un elemento ornamentale, ma un chiaro attestato di ricchezza e abilità artigianale. Facevano parte del “corredo” della sposa e simboleggiavano un patrimonio da tramandare di generazione in generazione. Venivano conservati gelosamente e utilizzati solo nelle occasioni più significative e di celebrazione. Fino agli anni ’60 infatti, era consuetudine festeggiare tra le mura domestiche e questi manufatti venivano riservati proprio per le occasioni speciali: dalle celebrazioni domenicali ai Battesimi, dalle Comunioni alle Cresime. In particolare, le tavole nuziali, come anche quelle pasquali e natalizie, richiedevano tovaglie di pregio, solitamente realizzate in pizzo o con ricami di altissimo livello, arricchite da inserti di merletto, ad intaglio o francesi. Queste erano le cosiddette tovaglie di rappresentanza, pensate per accogliere argenteria e cristalli, mentre quelle destinate al banchetto vero e proprio erano generalmente in fiandra di lino bianco, spesso sovrapposte e pensate in caso di imprevisti. Le tovaglie in pizzo di Cantù o al tombolo, nel tempo furono appoggiate sopra a tessuti rossi, creando un contrasto che metteva in risalto i ricami e conferiva alla tavola un aspetto raffinato e accogliente. Ancora oggi, è tradizione apparecchiare con centritavola creativi, il servizio di piatti più bello, calici e posateria che impreziosiscono l’aspetto sontuoso per i festeggiamenti.

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