a cura di La Camelia Collezioni
La tradizione di vestire le statuette del Bambino Gesù è una pratica che affonda le radici nella devozione popolare, in particolare in quella legata al Bambino di Praga. La storia inizia nel Seicento con Santa Teresa d’Avila, grande mistica e riformatrice carmelitana, che donò una statuetta alta 47 centimetri alla principessa Polissena. Opera di un anonimo scultore spagnolo, essa presenta caratteristiche iconografiche significative: la mano destra è alzata in segno di benedizione, mentre la sinistra sostiene una sfera dorata, simbolo del mondo, sormontata da una croce. La corona che adorna il capo del Bambino Gesù simboleggia la pace e l’autorità divina. Ogni abito confezionato è frutto di un lavoro amorevole, realizzato con materiali di pregio, e rappresenta un dono personale e sincero da parte dei devoti. È di grande fascino religioso pensare anche a quanti uomini e donne si siano inginocchiati ai suoi piedi, pregando per affrontare piccoli e grandi problemi della vita quotidiana. Questi esemplari sono difficilmente visibili, poiché conservati in apposite teche ed esposti solo in occasioni speciali per la venerazione dei fedeli. Negli anni abbiamo raccolto tessuti antichi tinti con colori vegetali, frammenti e pezze, il cui esemplare più antico risale alla metà del Cinquecento. Numerose sono anche le matassine di fili in metallo — bronzo, oro e argento — così come le passamanerie finemente lavorate e intrecciate. Prendendole sul palmo della mano, se ne percepiscono il peso e la grammatura e, allo stesso tempo, il “freddo” che testimonia l’autenticità dei materiali utilizzati. Ancora oggi riceviamo richieste da privati e collezionisti che ci contattano per la creazione di nuovi modelli, per la manutenzione dei vestitini o per il loro rifacimento secondo l’epoca di riferimento.





