Farmacia comunale, gara deserta: la giunta accelera sulla vendita ma la minoranza attacca sui tempi

GARLASCO – Il bando va deserto e l’amministrazione cambia rotta: la farmacia comunale di Garlasco si avvia verso la vendita. Con una delibera approvata il 23 dicembre 2025 e pubblicata il giorno successivo, la giunta guidata dal sindaco Simone Molinari ha espresso l’indirizzo politico per procedere all’alienazione della sede farmaceutica comunale. Una decisione che arriva dopo l’esito negativo della gara per il rinnovo della concessione del servizio. Il bando, che prevedeva una durata di 15 anni, una partecipazione del Comune pari al 10% e un valore stimato intorno ai 13 milioni di euro, non ha raccolto alcuna offerta entro la scadenza del 10 dicembre. Nella delibera di giunta viene inoltre richiamato un passaggio già contenuto negli atti consiliari precedenti che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 43 del 30.09.2025 era già stato previsto che, in caso di gara deserta e di comprovato disinteresse da parte degli operatori di settore alla concessione del servizio di farmacia comunale, l’Amministrazione potrà procedere all’alienazione della sede farmaceutica in conformità alla normativa vigente, l’esecutivo ha ritenuto coerente avviare il percorso verso la vendita. «Obiettivamente è una situazione di totale disinteresse – ha spiegato il sindaco Molinari – che ci ha imposto una riflessione, come del resto facciamo sempre attentamente. Questo atto rappresenta un indirizzo che riteniamo doveroso, nel rispetto delle previsioni già approvate dal Consiglio comunale». Dura la reazione della minoranza di Garlasco Civica, che in una nota ufficiale critica soprattutto il momento scelto per l’approvazione e la pubblicazione dell’atto. «A Garlasco, più che un calendario amministrativo, sembra di seguire l’almanacco delle festività – si legge nel comunicato –. La deliberazione di Giunta sulla vendita della Farmacia Comunale, “di esprimere indirizzo per procedere all’alienazione della licenza della farmacia comunale”, viene approvata il 23 dicembre 2025 e pubblicata il 24 dicembre. Sotto le feste. Tra il chiaro e lo scuro. Quando il paese è già con la testa altrove e le decisioni scivolano meglio». Secondo la lista civica, non si tratterebbe di una semplice coincidenza: «Una scelta casuale? Forse. Ma è singolare come le decisioni più pesanti per la comunità trovino sempre posto nei giorni più silenziosi dell’anno. Quando non si discute, non si approfondisce, non si disturba». Il comunicato prosegue allargando la critica alla linea amministrativa complessiva: «Nel frattempo: raccolta rifiuti cambiata, secco ogni 15 giorni, servizi ridotti. Sempre nel nome del “fare cassa”. Nessun beneficio evidente per i cittadini, ma una linea chiarissima: raschiare il barile». E infine il richiamo simbolico all’identità locale: «Ed è qui che, con un sorriso amaro, diciamo: difendiamo i caragnón d’la Bösla. Perché se si continua così, oggi la farmacia, domani i servizi, dopodomani l’identità del paese. Un Comune non si amministra tra una fetta di panettone e un brindisi. Vendere sotto le feste non rende le scelte più leggere: le rende solo meno visibili». Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo di minoranza Mario Spialtini, che ribadisce la necessità di un confronto pubblico più ampio su una scelta definita «strategica e irreversibile per la comunità».

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