Monta la rabbia a una settimana di distanza dall’arrivo del nuovo dpcm. Nonostante tutto, dai controlli non sono emerse violazioni delle regole
È trascorsa una sola settimana dalla firma dell’ultimo dpcm da parte del presidente del consiglio. Sette giorni che a tanti, commercianti e cittadini, devono essere parsi come un’eternità. Disposizioni poco chiare, chiusure, interpretazioni che il governo ha dovuto dare per sopperire alle mancanze dello stesso decreto. In questo contesto hanno dovuto operare i tanti commercianti direttamente colpiti da questa serrata, alla faccia degli investimenti fatti negli ultimi mesi e di un’estate all’insegna del distanziamento, che tradotto ha voluto dire ridotti introiti.