Lockdown confuso e meno intenso. Così aumentano la paura e l’ira

Quattro donne di cultura raccontano la loro vita oggi

e come sta cambiando la nostra comunità con la pandemia

La nostra società mortarese sta vivendo questa zona rossa di Regione Lombardia in maniera sofferta. È del resto lo specchio dell’intera società pavese che rivive l’incubo di marzo, pur nella consapevolezza che la stretta non è la stessa di prima, ma i casi sono molto più diffusi. Oggi usciamo in strada per la spesa e incontriamo quotidianamente persone uscite dalla quarantena, oppure dimesse dall’ospedale. La differenza rispetto all’ondata di marzo improvvisa e drammatica, che coi costrinse ad un repentino cambiamento di vita è che oggi non suoniamo e non cantiamo più alle finestre, ma attendiamo con ansia quel che ci succederà nelle prossime settimane consapevoli che non si può scherzare con la prospettiva di un intero inverno alle porte e la consapevolezza che è questa la stagione in cui il virus galoppa.

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