Ha formato centinaia di persone nella prevenzione dei disastri «Ora mi piacerebbe raccontare queste esperienze ai più giovani»
Per 45 anni ha lavorato come funzionario regionale all’interno della Protezione civile, gestendo in prima fila disastri ed emergenze, e ora vorrebbe condividere la propria esperienza con i più giovani. Claudio Consaga, 71 anni, residente alla cascina Venturina, tra le altre cose, è stato docente accreditato alla Scuola superiore di Protezione civile presso la Regione Lombardia e dal 1975 collabora con la Federazione italiana Ricetrasmissioni Citizen’s Band per l’allestimento del servizio di emergenza radio, fondamentale nella gestione delle calamità umane e naturali. Tra le emergenze che l’hanno visto protagonista, l’incidente aereo al Grattacielo Pirelli del 2002, che causò tre morti e 60 feriti. Ma anche il terremoto in Molise nello stesso anno e quello in Umbria, del 1997. «Ho sempre gestito e coordinato piani per l’emergenza – racconta Consaga – da alcuni anni non sono più operativo, per limiti di età: mio figlio Johnny è però un volontario attivo dell’associazione». Tra le tante esperienze che l’hanno visto coinvolto, c’è stato quindi il disastro del Pirellone. «Io ero lì: ricordo ancora la gente sconvolta – dice ancora – noi siamo stati gli unici a entrare dentro il palazzo a prestare soccorso. A partire da queste esperienze di questo tipo che ho iniziato a fare simulazioni chiamate “Oktober Test”, per testare la capacità di risposta e coordinamento nelle prime 72 ore di un’ipotetica emergenza. Ho avuto centinaia di allievi tra i vari Comuni del sud di Milano tra volontari e dipendenti comunali». Adesso vorrebbe tramandare il proprio vissuto, da decidere se attraverso la forma orale o quella scritta. «Ho conservato ancora i rullini delle mie vecchie missioni – va avanti ancora Consaga – ho una quantità di informazioni, anche prese dai giornali d’epoca negli ultimi 50 anni, che andrebbero condivise con i più giovani, anche per avvicinarli eventualmente al volontariato. Mi piacerebbe avere occasione di farlo, non appena sarà possibile».