Il robbiese che attraverso le foto “difende”le donne e la natura

Ritratti femminili per sensibilizzare il rispetto dell’ambiente: l’iniziativa è in cerca di adesioni. «Dal progetto nascerà qualcosa di bello» 

Raccontare il “bello” e la semplicità dell’esistenza attraverso gli scatti che immortalano le donne e la natura. È questa l’idea venuta al fotografo robbiese Simone Negretto, 46 anni, titolare, insieme alla moglie, dello studio fotografico “Close Up” di via Statuto. Nei giorni scorsi sui social è partito l’appello per il progetto “Le donne e la sensibilizzazione sull’ambiente”, realizzato insieme al collega di Vercelli, Vittorio Iannuzzi, e che sta cercando adesioni anche a Robbio. L’idea è ancora in stato embrionale ma c’è tempo per metterla in atto. «Il nostro obiettivo – spiega Negretto – è di toccare, attraverso le nostre storie, i temi sulla violenza che stiamo perpetuando sulle donne e sulla natura. A farla da padrone sono i ritratti delle donne che non sono modelle professioniste ma ragazze semplici ed eleganti che si prestano volontariamente al progetto. Tra le nostre idee c’è anche quella di rappresentare una modella che incarna l’oceano e faccia riflettere sull’importanza del rispetto per l’ambiente. L’uomo non si rende molto spesso conto che con le sue azioni può distruggere tutto ciò che lo circonda e noi vogliamo porre in questo modo l’attenzione su queste problematiche». Per ora i due professionisti hanno avuto risposte soprattutto dal Vercellese mentre per ora su Robbio e in Lomellina i riscontri sono stati più tiepida. «A breve conto di avere un incontro anche con il sindaco Roberto Francese – va avanti Negretto – l’ideale sarebbe che anche gli enti pubblici facciano la loro minima parte a livello economico. Dal progetto scaturirà qualcosa di bello e speriamo di portare un po’ di denaro nelle casse di qualche ente ambientale meritevole, promuovendo anche mostre e iniziative culturali».

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