Sono stati invece circa 340mila i chilometri percorsi durante l’anno Fosterni: «Nonostante la pandemia, nessuno si è mai tirato indietro»
Quasi 8mila servizi per circa 340mila chilometri sono i numeri che più di tutti rappresentano l’immensa attività che, nel 2021, il Comitato mortarese della Croce Rossa ha offerto alla popolazione. Un lavoro di decine di migliaia di ore di lavoro, spesso in prima linea e a rischio, svolto nel silenzio. Ma la sua importanza, non sempre conosciuta e riconosciuta, balza all’occhio delle autorità del territorio e della popolazione. Il Comitato di viale Capettini e la sede di Cilavegna offrono un ventaglio ampio di azioni, dal soccorso 118, a viaggi verso gli ospedali, alla distribuzione di viveri ed aiuti alla popolazione più sfortunata, alla sicurezza in casa, per anziani e persone sole, col servizio Telesoccorso, all’accompagnamento (e ritorno) a scuola di alunni a Mortara e Cilavegna, alla Protezione civile, assistenza a servizi sportivi, servizio dialisi, trasporto sangue per l’Avis di Cilavegna, viaggi per l’Asst (gli ospedali lomellini) fino alla prevenzione con corsi per la disostruzione pediatrica o per l’uso del defibrillatore (ad aziende, cittadini e scuole). Sul territorio sono presenti molti Dae (defibrillatori) col progetto Mortara cardio protetta da usarsi in caso di arresto cardiaco. Il Servizio Civile. Ma anche distribuzione di regali per le feste col Babbo Natale targato CRI. E molte altre iniziative che durante l’anno sono organizzate (Sagra del Salame d’oca e assiste sanitaria durante i tre giorni di settembre). La Croce Rossa che è presente a Mortara dal 6 giugno 1914, svolge da 108 anni un servizio alla popolazione, senza distinzione. «I numeri del nostro Comitato – spiega Umberto Fosterni, presidente CRI Mortara – confermano che il 2021 è stato un anno molto intenso. Nonostante la pandemia che dal 2020 ormai è nostra compagna di vita, i nostri volontari e dipendenti non si sono risparmiati, anzi hanno stretto i denti e proseguito, intensificando, gli sforzi. Quando si è in guerra (col virus) si deve combattere e vincere. Ma nonostante questa battaglia, non abbiamo dimenticato ogni altra attività. Non abbiamo tagliato alcun servizio, al massimo adeguato alla situazione pandemica. Come ad esempio per la distribuzione viveri che non avviene più in sede, ma col Porta a porta. Un sistema che ci richiede maggiori risorse di personale, mezzi e costi, ma operiamo nella massima sicurezza». E la sicurezza è la parola chiave. «Il nostro lavoro è spesso a rischio – prosegue Umberto Fosterni – inutile negarlo, ma abbiamo da subito adottato tutte le norme di sicurezza. Nonostante la stanchezza che caratterizza tutti, anche per il ritorno, prepotente, di questa ondata Covid, non ci manca la voglia di fare. Per questo ringrazio tutto il personale, volontario o dipendente che ha davvero dato moltissimo. E ringrazio la popolazione che non ha mai fatto mancare il suo apporto».