Anna Aresi, il mondo dell’estetica vissuto con impegno e passione «Il settore in 40 anni si è trasformato. Il segreto? Studiare, sempre»

Non so quando sia nato il mio amore per creme e cremine. Sicuramente non è un fatto ereditario, né un’abitudine tramandata dalla mamma o dalla nonna. Fatto sta che per la sottoscritta entrare al BB Club di Mortara, l’istituto di estetica di Anna Aresi, è un po’ come entrare nel Paese dei balocchi di collodiana memoria: tra massaggi, maschere e trattamenti vari, potrei starci ore e non stancarmi mai. E mi sa che non sono l’unica, visto che il benessere è ricercato sempre più. «Quando ho iniziato a lavorare, ormai 40 anni fa – mi racconta Anna, mentre sorseggiamo una tisana dolcissima – il mondo dell’estetica era totalmente differente. Si offrivano servizi cosiddetti di base, la ceretta, la pulizia al viso, la manicure, e le conoscenze, sia nostre che delle clienti, erano più limitate. Ora c’è un’attenzione maggiore al benessere globale, vi è un uso più diffuso della tecnologia, perfino la terminologia è cambiata. Non si parla più per esempio di pulizia del viso, ma di trattamento al viso con finalità diverse, studiate per ogni singolo caso.  Noi estetiste siamo più preparate, ma lo è anche la clientela, più esigente, più attenta a quanto viene offerto». Un cambiamento che è anche sociale, perché se una volta era un ambito prettamente femminile, ora viene frequentato in egual modo anche dagli uomini. «Certamente. Gli uomini entrano in istituto con le idee chiare e senza farsi problemi. Ricordo che, anni fa, le clienti mi chiedevano spesso di fissare l’appuntamento quando non c’erano altre persone, di non dire a nessuno che erano venute in istituto. Sembrava che volessero tenere nascosta la loro necessità di farsi una ceretta o una manicure, come se fosse qualche cosa di troppo intimo, di cui non far sapere. Ora non è più così, anzi, le clienti si confrontano sui trattamenti e si scambiano opinioni. In generale, devo ringraziare i mortaresi che mi hanno dato tanto e con cui c’è sempre stato un rapporto di stima  e fiducia reciproca». Estetica, bellezza, culto dell’aspetto. Sicuramente saranno in molte a voler seguire la strada di Anna in un mondo in cui l’immagine che offriamo agli altri è importante, sia in ambito lavorativo che personale. «Sono in tante sì, ma devono capire che è fondamentale studiare, studiare e ancora studiare. È sbagliato pensare che, se non ho tanta voglia di andare a scuola, faccio un corso da estetista e ho un lavoro in mano. Forse, e ripeto forse, una volta era cosi, oggi decisamente no. Ci vuole una grande passione alla base e la volontà di continuare a documentarsi sulle ultime novità, anche nel mondo della medicina estetica. Il motto del BB Club è ”chi non si forma, si ferma”. Ecco perché non smetto mai di fare corsi, di ricercare i trattamenti più innovativi e, ovviamente, di offrire lo stesso alle ragazze che lavorano con me. La curiosità è alla base della mia professione e credo che sia, in questo senso, una dote». Ultima domanda. C’è appena stato Sanremo e mi chiedevo quale sia la cantante ad avere, secondo te, una pelle sana ma senza interventi estetici eccessivi. «Mi viene subito in mente Giorgia. Ha un viso curato ma in modo soft, molto naturale, espressivo. Io sono a favore della chirurgia estetica, ma che metta in risalto la bellezza senza stravolgerla e soprattutto senza creare tutti visi uguali, senza personalità». Unicità, insomma, come ricordato nel profondo monologo di Drusilla Foer proprio a Sanremo: perché ognuno di noi è bellezza di cui dobbiamo innamorarci, a partire dalla cura di noi stessi che da sempre Anna ci insegna.  

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