Il virus mette a rischio i raccolti In forse la Sagra dell’Asparago

CILAVEGNA – Non sarà un buon anno per la coltivazione dell’asparago rosa di Cilavegna. Non solo è a rischio il raccolto, ma anche la sagra potrebbe non svolgersi. Le chiusure e le limitazioni dovute al coronavirus stanno rallentando comunque la produzione agricola e l’asparago potrebbe essere uno dei prodotti più colpiti. Anche perchè tra poco più di una settimana è previsto il raccolto e c’è il rischio che non possa partire se si protrarranno le limitazioni dovute alla cura e alla prevenzione del covid 19. Di conseguenza il rischio è che non ci possano essere asparagi sufficienti anche per la sagra che si svolge nel mese di maggio, la cui macchina organizzativa è già partita da almeno un mese. Finora non c’è nulla di certo, ma l’apprensione tra i cilavegnesi è molto forte, anche perchè sono coinvolti il comune, la Pro Loco e il consorzio di tutela dell’asparago. «Se la situazione è questa – spiega il presidente del consorzio Giampiero Campana – c’è il rischio che non si riesca a iniziare il raccolto. Di solito si comincia ai primi di aprile. È un raccolto che bisogna fare tutti i giorni. Se non si fa per tempo c’è il rischio che gli asparagi rimangano sul campo e questo può diventare uno spreco si di materiale che di ore di lavoro. Poi dovremo vedere se è possibile aprire il nostro negozio come facciamo ogni anno. Riguardo alla sagra credo sia il problema minore. Se c’è il raccolto basta poco tempo per organizzarla». Già l’anno scorso Campana aveva segnalato la diminuzione della produzione di asparagi di cilavegna. Il consorzio aveva messo a disposizione degli agricoltori dei terreni. Alcuni si sono avvicinati decidendo di dedicarsi a questo tipo di coltura. Anche per questo l’amministrazione comunale non ha ancora preso nessuna decisione in merito.«Al momento ne abbiamo discusso – dice l’assessore alle politiche giovanili Valerio Batagin – ma non c’è ancora nessuna decisione definitiva. Al momento non è semplice prendere una decisione, anche se la nostra speranza rimane quella comunque di riuscire a farla. Anche perchè, passato questo periodo difficile, io credo sia bello organizzare una festa per la gente di Cilavegna. Nei prossimi giorni in base ai decreti, quindi, valuteremo il da farsi», conclude Battagin.

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