Saltano i “Tri pas in piasä“ Dita incrociate per la Sagra

Il presidente del Comitato che organizza la festa dell’Oca:
«Siamo in attesa di direttive, ma lavoriamo per ripartire»

Che quella ormai alle porte si preannuncia come un’estate sottotono, a causa dell’emergenza Covid-19, non è certamente un mistero. E da questo punto di vista Mortara non si sottrae al trend di altri Comuni lomellini che hanno già annullato o rinviato gli appuntamenti in programma per la stagione. Salteranno giocoforza i “Tri pas in piasä”, il tradizionale appuntamento primaverile ed estivo che da diversi anni anima l’ultimo venerdì del mese, da maggio a settembre, e anticipa l’evento clou della Sagra del salame d’oca. La prima data era sempre stata quella dell’ultimo venerdì di maggio, una movida serale per l’intero centro cittadino, con gastronomia e musica. Troppi i rischi per la salute pubblica, in questo momento delicato per le sorti del nostro Paese, e le incertezze anche per i commercianti, fiaccati dalle restrizioni alle attività produttive imposte per fronteggiare l’emergenza in corso. «Con il massimo dispiacere e rammarico – commenta il presidente del Comitato Sagra, Andrea Maffei, che organizza l’evento – non potremo far eseguire queste serate che sono sempre state all’insegna dell’allegria, oltre che una valvola di sfogo per il commercio locale. È però una decisione inevitabile, nel momento in cui questa emergenza ha toccato il suo punto più alto. Inoltre, dopo essermi consultato con il presidente dell’Ascom, non ci sembrava neanche giusto chiedere dei sacrifici ulteriori ai negozianti per contribuire economicamente all’organizzazione dell’evento. Prendiamo questa come una parentesi da accantonare al più presto e confidiamo che i nostri sforzi possano essere indirizzati verso quella che è la nostra manifestazione principale a Mortara». Si parla quindi inevitabilmente della Sagra, che ogni anno ricorre l’ultima domenica di settembre. La speranza di tutti è quella di garantire la regolare disputa della manifestazione. «Procederemo con cautela in base agli eventi – spiega ancora Maffei – e cercheremo di ottimizzare il programma con tutti i vincoli che ci saranno dati. È chiaro che ci atterremo alle disposizioni e con il direttivo, in Ascom, faremo il punto. È fondamentale capire in particolare cosa si potrà fare relativamente agli ingressi in città. Andrà gestito l’afflusso: 40mila persone non sono poche», conclude.

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