LA CAMELIA COLLEZIONI – I corredi dotali nobiliari: patrimonio inestimabile.

A cura di Alessandra Restelli e Maria Luisa Siviero

Il corredo dotale è una tradizione che ha radici profonde nella storia e nella cultura di molte società. Esso rappresenta un insieme di beni e valori che la famiglia della sposa offre al momento del matrimonio per contribuire al nuovo nucleo familiare le cui origini risalgono a epoche antichissime. La sua funzione è stata spesso legata alla protezione economica della sposa, come una sorta di “assicurazione” per la donna, garantendole una certa autonomia economica e protezione in caso di difficoltà matrimoniali. Si intendeva composto da: tende, tovaglie, copriletti, asciugamani e, le lenzuola, occupano un posto d’onore. Veniva realizzato a mano con cura e dedizione, spesso dalle stesse donne della famiglia o merlettaie altamente specializzate acquisite dalle nobili famiglie. Questo processo artigianale richiedeva tempo e abilità e l’esecuzione del ricamo, il cui filo era seta o lino, poteva durare anche anni. Venivano solitamente realizzate in puro lino d’Olanda (detto forestiero) che era il più pregiato, materiale resistente che donava una sensazione di freschezza e comfort al tatto. Tra il secolo 800 e i primi del 900, i disegni erano unici, studiati su misura, non ne esistevano di uguali spesso riproducenti una parte del castello o del parco con la nobile fanciulla, paesaggi, flora e fauna come anche frasi di buon auspicio. In foto, particolare di un lenzuolo nuziale da prima notte (pezzo unico) presente in Collezione dei primi del Secolo 800 dove il pavone,è stato eseguito con ricamo sopraelevato e imbottito (le piume sono in movimento). Nell’elenco notarile è riportato che il tempo impiegato per la realizzazione è stato di 7 anni. Custodirle con cura significa preservare un pezzo importante della nostra identità e delle nostre tradizioni.

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