MORTARA E DINTORNI NELLA STORIA – Il torrente “dimenticato” tra Cozzo e Zeme.

A cura di Simone Tabarini

Paesi scomparsi, edifici scomparsi, ma mai di un Torrente scomparso! Con questa ricerca vi farò scoprire un corso d’acqua del nostro territorio, dimenticato. Ad oggi, non ha nome, ma ho deciso di chiamarlo “Stadera ”, in onore dell’ultima civiltà che ha visto le sue acque: i Romani. Questo corso nasceva quasi sicuramente dal torrente Sesia, che dista poche decine di chilometri da dove oggi rimangono i segni della presenza di un letto fluviale. Dopo le ultime glaciazioni, la portata d’acqua era così alta che si formarono varie diramazioni dal corso principale. La scoperta: in primis mappe satellitari, vedendo dal cielo la zona è facile riconoscere il percorso dell’alveo, ma per avere la certezza si deve andare “sul campo” e li si denota; esistono tutt’oggi paludi e terrazzamenti che riportano la presenza di un corso d’acqua… Dove si trova? Ad oggi il suo percorso visibile è tra le campagne di Cozzo e quelle di Zeme. Purtroppo le bonifiche e i lavori a scopi agricoli, hanno cancellato gran parte del suo antico alveo. Quando sparì? Non è certa la data, anche se l’ipotesi è che non era già presente nel Rinascimento. Ancora oggi in gran parte dell’ex Torrente sono presenti paludi e zone d’acqua che resistono grazie alla composizione argillosa del terreno e antiche risorgive, ne è un esempio la “Palude Loja” e la “Garzaia della Verminesca”. Se partiva dal Torrente Sesia dove finiva? Quasi certamente nell’Agogna! Lo “Stadera” era una sorta di bypass tra due corsi d’acqua maggiori, che permetteva di convogliare la forza dell’acqua in un territorio più ampio. Ecco perchè il nome “Stadera” ossia Bilancia in Latino Romano. Quello che è certo è che il Torrente in questione è parte della storia del nostro territorio, oramai dimenticata.

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