RUBRICHE D’ESTATE – Il Copricostume: tra gli eleganti caftani, i kimono e la pratica ciniglia

A cura di La Camelia Collezioni

Negli anni ’50, l’estetica balneare si consolidò, dando vita a copri costume come il pareo, il caftano e il foulard. Questi indumenti non solo proteggevano dal sole, ma divennero anche veri e propri pezzi di moda, accrescendo l’eleganza di chi li indossava. Il caftano, originario del Medio Oriente, si è evoluto in un abito ampio e lungo, caratterizzato da linee morbide e comode. Negli anni ’50 e ’60, divenne simbolo di raffinatezza e libertà, adattandosi perfettamente all’atmosfera rilassata delle spiagge. La sua capacità di combinare comodità ed eleganza ha fatto sì che fosse scelto come copri costume da molte donne in cerca di uno stile distintivo e sofisticato. Se i kimono venivano realizzati con sete giapponesi dai tagli unici (importati dalle telerie come Ghidoli Milano e Galtrucco) perlopiù utilizzati per le feste in spiaggia e le celebrazioni all’aperto, il caftano era realizzato con lini indiani, bordati con uncinetto e arricchiti da ricami con conchiglie, pietre dure e accessoriati con collane di semi.  Versatile ed eclettico, si reinventa nel tempo, assorbendo tendenze diverse : da simbolo nobiliare a icona hippie. Gli anni 70 sono il periodo in cui  entra in voga tra stampe psichedeliche , frange e occhialoni abbinati a borse in tela o paglia. Sempre in questi anni, anche un tessuto morbido e dall’aspetto vellutato esplose di popolarità: la ciniglia. Le sue caratteristiche di morbidezza e capacità di assorbimento lo rendono ideale per proteggere la pelle bagnata dal sole, facendone un capo apprezzato per la moda mare. Nella foto, uno tra i molteplici esemplari presenti in Collezione autentici anni’70,  un costume intero turchese in ciniglia donato da una nota industriale vigevanese che abbiamo fatto indossare in una sfilata a tema. 

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