IL PARERE DELL’ESPERTO – Nuove disposizioni previdenziali per i Content Creator.

A cura di Davide De Santis – Studio SEA.

Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito una profonda trasformazione con la diffusione di nuove professioni digitali. Tra queste, una delle categorie in più rapida espansione è quella dei Content Creator, ossia coloro che creano e diffondono contenuti online attraverso piattaforme digitali quali social network, blog, YouTube, Twitch e podcast. A fronte di questa crescente rilevanza economica, l’Inps ha chiarito, con la Circolare n.44 del 19/02/2025, i criteri di inquadramento contributivo per i lavoratori di questo settore, stabilendo precise regole previdenziali per chi opera come influencer, YouTuber, streamer, podcaster, Instagrammer, TikToker, blogger, vlogger e pro gamer. Anche gli atleti degli eSport rientrano in questa definizione. Un’importante novità introdotta a partire dal 1° gennaio 2025 riguarda l’istituzione del nuovo codice Ateco 73.11.03, specificamente dedicato alle attività di influencer marketing. La Circolare Inps n.44/2025 distingue tre principali situazioni lavorative, stabilendo per ciascuna un diverso regime previdenziale. I Content Creator che realizzano contenuti senza finalità pubblicitarie o promozionali, pubblicando ad esempio foto o video personali sui social network, sono tenuti al versamento dei contributi alla Gestione Separata Inps, purché questa attività sia svolta in modo abituale e con un riscontro economico. Questo inquadramento si applica anche quando i contenuti digitali sono accessori ad attività di digital marketing e non rientrano in un vero e proprio rapporto di sponsorizzazione. Nel caso in cui un Content Creator sostenga o promuova marchi, prodotti o servizi, l’Inps stabilisce che questa attività debba essere assimilata alla pubblicità tradizionale. Pur essendo cambiato il mezzo di diffusione, la funzione resta la stessa. Per questo motivo, chi svolge tali attività è tenuto a versare i contributi al Fondo Pensioni per i Lavoratori dello Spettacolo (Fpls), esattamente come gli artisti e i professionisti dello spettacolo e dell’intrattenimento. Un altro caso esaminato dall’Inps riguarda i Content Creator che ospitano inserzioni pubblicitarie sui propri profili social senza interagire direttamente con esse. Ad esempio, se un influencer guadagna attraverso banner pubblicitari o affiliazioni, ma non partecipa attivamente alla promozione dei prodotti, è comunque tenuto a versare i contributi alla Gestione Separata Inps, purché questa attività rientri in un’attività di lavoro autonomo continuativa. L’introduzione di questi nuovi criteri di inquadramento segna un cambiamento significativo per il settore della creazione di contenuti digitali. Fino ad oggi, molti Content Creator operavano in un vuoto normativo, con conseguenti incertezze sulla corretta gestione fiscale e previdenziale. Per chi lavora nel mondo digitale è fondamentale adeguarsi a queste nuove regole per evitare possibili sanzioni o problemi contributivi. Gli operatori del settore dovranno verificare il corretto inquadramento della propria attività e, se necessario, regolarizzare la loro posizione presso l’Inps, garantendosi così una contribuzione corretta e un futuro previdenziale più sicuro.

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