A cura di Simone Tabarini.
Paese che vai, castello scomparso che trovi! Un caso davvero “difficile” è quello di Ottobiano. Infatti, vi è pochissima documentazione storica che parla di una fortificazione in questa località. Eppure esisteva. Le origini del paese sono sicuramente romane, addirittura viene citato prima dell’anno 1000! A metà del 1200 il piccolo borgo è presente nell’elenco dei luoghi appartenenti al dominio di Pavia; qui nasce probabilmente il castello. Nel secolo successivo i Beccaria, già signori di gran parte delle terre della Lomellina, ne diventano padroni e anche durante la presenza dei Visconti, la famiglia Beccaria mantiene il controllo sul Castello e il paese. Nel 1428, cambia la situazione e l’edificio militare, viene preso da Andrea Birago, di nobile famiglia Milanese, feudatario anche di Frascarolo e altre località del nostro territorio. Alla sua morte Ottobiano passa ai De Rossi di Piacenza, ma nel 1481 ritorna al nipote di Andrea, Pietrino Birago; salvo una breve confisca durante l’occupazione francese, rimase ai suoi discendenti, divisi in varie linee; Alla fine del ‘700 il castello fu distrutto, non si sa per quale motivo; probabilmente la fine del feudalesimo e l’insolita posizione, poco importante a livello geografico! Da questo momento, in cui l’edificio viene distrutto, la storia si ripete come in gran parte della zona, con l’arrivo dei Savoia. Nel 1859 divenne comune della Provincia di Pavia. Ma è possibile rintracciare la zona in cui sorgeva l’edificio di difesa? Certo che si! Anche qui GPS e i satelliti aiutano! Ed ecco che scopriamo che il Castello era posizionato precisamente tra Via Gambarana e via Giuseppe Mazzini di Ottobiano. Un tempo poste su di un enorme dosso naturale, che controllava il torrente Arbogna.