LE NOSTRE CHIESE – La chiesa di San Bartolomeo in Cassolnovo.

A cura di Don Cesare Silva.

Le origini della attuale chiesa parrocchiale di Cassolnovo si devono fare risalire ai possedimenti del monaci vallombrisuani del monastero di San Bartolomeo in Novara. Nella seconda metà del sec. XVI il titolo parrocchiale fu trasferito in questa chiesa che fu ricostruita a partire dal 1722 in grandiose forme classiche opera di un architetto milanese. L’imponente facciata si impone su un vasto piazzale. Accanto, il campanile, ridotto allo stato attuale nel 1791. L’interno ad un’unica grandiosa navata è divisa in due campate che ospitano ciascuna due cappelle laterali. Il transetto poco profondo si apre in due vaste cappelle laterali a pianta centrale con cupola sostenuta da colonne e profondo coro. Quella di destra fu eretta nel 1757 e dedicata alla Madonna del Rosario con bella statua lignea di metà ottocento (l’antica seicentesca è posta in una nicchia laterale) a destra si apre la riproduzione della grotta di Lourdes eretta nel 1904 e restaurata nel 2018. Dalla parte opposta è la cappella di sant’Isidoro eretta in forme simili ma con finiture classiche su disegno dell’architetto Orelli nel 1824. L’interno della chiesa fu affrescato da Luigi Bocca a partire dal 1902: interessanti le figure dei profeti lungo le pareti. Tutti gli altari laterali sono in marmi policromi baroccamente sagomati come le balaustre; settecenteschi i quattro confessionali lungo la navata. Sopra l’ingresso è l’organo Mascioni (1936) tra i più prestigiosi della Diocesi per dimensioni e qualità. Il presbiterio preceduto da i due pulpiti lignei gemelli con rilievi lignei (secolo XIX) presenta ai lati scene affrescate dello Spreafico. Dietro l’imponente altare maggiore barocco, entro Ancona marmorea è una pregevole tela del secolo XVIII raffigurante il martirio di San Bartolomeo. Nella sagrestia c’è un grandioso mobilio ligneo baroccamente sagomato del secolo XVIII. Accanto alla chiesa è stata eretta nel 2020 la cappella feriale intitola alla Madonna immacolata. Sono esposti pregevoli stendardi ottocenteschi e la recente statua del Santo Patrono.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *