Introdotta un’ulteriore sanzione da 50 euro per chi non differenzia
correttamente. Continuano gli abbandoni: trovato rudo nel canale
Come una piaga che non non si riesce ancora a sanare. Anche negli ultimi giorni hanno fatto discutere in città il problema degli abbandoni di rifiuti e del mancato ritiro di sacchi dell’indifferenziata. A tal proposito, tanti residenti si sono lamentati via social in quanto si sono ritrovati degli avvisi esposti sui sacchi neri non conformi alla modalità di svolgimento del servizio. La giunta di piazza della Repubblica, stanca del trend che si ripete ormai da mesi, ha quindi deciso di modificare l’articolo 23 del regolamento della Polizia urbana, introducendo una multa da 50 euro per chi non si attiene alle regole della differenziata. La sanzione si va ad aggiungere a quelle già previste per gli abbandoni che vanno dai 200 ai 500 euro. La modifica è stata approvata all’unanimità nell’ultimo consiglio.
Da ultimo, si sono registrati abbandoni di ogni tipo di rifiuti lungo il canale di irrigazione che porta al santuario. L’ennesima dimostrazione di come contro l’inciviltà della gente non ci sia alcuna sanzione che tenga. Ne conviene l’assessore all’Ambiente, Isabella Panzarasa, che ha affrontato il tema anche nell’ultima seduta nell’aula consigliare: «Il fatto che durante il lockdown ci sia stato un brusco calo della differenziata (da oltre il 70 al 61 per cento, ndr) mi ha fatto pensare. In tanti hanno avvertito l’esigenza di buttare tutto ciò che avevano nei sacchi o, peggio ancora, laddove capitava in giro. Non riusciamo a far capire questo concetto ai garlaschesi. abbiamo anche usato fototrappole per cercare di individuare i colpevoli di simili episodi. Non vogliamo che la multa sia lo strumento da adottare – ha continuato l’assessore Panzarasa – ma se non lo si capisce con le buone maniere, ovvero spiegandolo con il supporto del nostro ausiliario ambientale, non possiamo fare altrimenti. Accade anche alcuni cittadini lascino la spazzatura davanti alla casa del proprio vicino. Se servirà essere inflessibili, lo saremo d’ora in avanti».
