VIGEVANO – Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pavia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone tre residenti nella città ducale e una in Calabria, indagate per sequestro di persona, abbandono e circonvenzione di incapace e truffa aggravata. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Pavia e dal Commissariato di Vigevano, sono partite a seguito dell’intervento di una Volante in una villa della città ducale, dove alcuni residenti avevano segnalato strani comportamenti da parte dell’occupante. Gli agenti hanno trovato l’uomo, un quarantenne in stato confusionale, segregato in condizioni disumane: privo di acqua calda, riscaldamento, assistenza e con cibo razionato, impossibilitato a uscire per la presenza di filo spinato lungo la recinzione. La vittima, affetta da gravi disturbi psichici e incapace di badare a sé stessa, è stata soccorsa e ricoverata in ospedale. L’inchiesta ha permesso di ricostruire una drammatica vicenda durata quattro anni, nel corso dei quali l’uomo è stato manipolato e isolato in un contesto relazionale apparentemente familiare ma in realtà finalizzato a depredarne il patrimonio. A capo del piano criminale, secondo gli inquirenti, la sua ex compagna, che si sarebbe avvalsa del supporto consapevole degli altri tre soggetti per sottrargli centinaia di migliaia di euro. Il gruppo, mosso da finalità esclusivamente predatorie, avrebbe agito con lucida premeditazione, incurante delle condizioni psico-fisiche della vittima. Nei confronti dei quattro indagati sono state disposte misure cautelari: divieto di avvicinamento e contatto con la vittima e l’applicazione del braccialetto elettronico, al fine di garantirne l’incolumità.