Una riapertura del mercato lenta e all’insegna della diffidenza
Si punterà sul turismo di prossimità. Del bonus neppure l’ombra
Un’estate all’insegna del turismo interno, ma permane un velo di diffidenza. Queste le prime tendenze riferite dalle agenzie di viaggio del territorio. «Riscontriamo una riapertura del mercato molto lenta – interviene Moreno Stevanin, dell’agenzia Blugenio Travel di Mortara – la paura di spostarsi c’è, e di conseguenza le prenotazioni tardano ad arrivare. Quasi tutte le richieste sono dirette all’Italia, quest’anno avremo un turismo di prossimità. C’è interesse verso il Sud ma anche molte richieste verso la Liguria. Un mercato che si sta sviluppando è quello delle ville private con piscina». Probabilmente, la possibilità in qualche modo di isolarsi e dare vita a una forma di distanziamento sociale è ben vista. «I prezzi sono in linea con lo scorso anno. Abbiamo richieste per luglio e agosto, su settembre invece per ora non abbiamo particolari riscontri. Si parla di una durata di sette-dieci giorni. L’inverno? Si sta muovendo molto poco. Qualcosa invece c’è riguardo al 2021, in quanto i tour operatori hanno dato la possibilità di procrastinare le partenze allo stesso periodo del prossimo anno, per favorire chi nel 2020 magari non avrà più le ferie o comunque preferisce non partire. A livello economico, così, non si perde nulla». Sulle crociere: «Si parla da agosto in avanti, e si toccherà il bacino del Mediterraneo». Quel che è chiaro è che, comunque, permane l’incertezza sotto molti aspetti. Lo esprime a chiare lettere Fabio Erente, della mortarese Viaggi d’Autore: «Siamo di fronte a una situazione, che purtroppo, temo si protrarrà per qualche tempo. La mancanza di chiarezza a livello di comunicazione e le misure restrittive attualmente in vigore creano confusione, questo è innegabile». Esiste poi una criticità relativa alle compagnie aree, a raccontarla è Emanuela Nipoti de La Bottega del Viaggiatore, a Vigevano: «In questo momento le compagnie stanno facendo cassa, aprono le tratte, fanno prenotare il volo e poi dopo cinque giorni lo cancellano emettendo un voucher. Una o due volte può succedere, dopo dieci casi diventa un qualcosa di sistematico. E noi finiamo in mezzo a questo problema». Il tema dei voli è confermato da Erente: «Certo, è così. Non è facile lavorare in questa situazione». E il bonus vacanze? «Nessuno lo ha mai chiesto…». Prosegue Emanuela Nipoti: «In linea di massima qualcosa si sta muovendo, anche se resta bloccato ciò che riguarda il Mediterraneo, che di solito partiva a marzo. Qualche timida richiesta, in generale, c’è, stanno arrivando anche manifestazioni di interesse per il 2021, ho prenotato qualche crociera, e per Capodanno. In alcuni casi mancano prezzi precisi, e si procede con i piedi di piombo. Ho registrato richieste legate al turismo di prossimità». E i viaggi di nozze? «In sostanza rimandati, e francamente io non mi sento in questo momento di consigliarli. Devo dire che i tour operator, i nostri diretti intermediari, sono stati collaborativi». La parola a Claudio Reali di Reali Viaggi, realtà con due sedi a Pavia, una a Certosa e due in Lomellina, a Garlasco e Sannazzaro: «Il riavvio sta avvenendo in maniera graduale, timida e non omogenea. In città forse, complice una mentalità diversa, si sta reagendo più velocemente rispetto ai centri di minori dimensioni. Le prenotazioni attualmente riguardano luglio e agosto, tendenzialmente in Italia. Eppure non si capisce perché si dia più fiducia a un villaggio ad esempio in Sardegna rispetto a uno in Spagna, eppure la situazione è uguale». Sul bonus sbandierato dal governo: «Non ci è stato proposto da nessuno». Per quanto concerne il turismo interno, una tendenza infine che pare confermarsi è quella legata alla prenotazioni di appartamenti, una dinamica che spesso non passa dalle agenzie, in quanto gli interessati sfruttano direttamente i noti portali web. Sarà un’estate calda per il comparto del turismo, questo è chiaro. Si parla d’altronde «di un settore decisivo dell’economia italiana che in questo momento è in grave sofferenza». A dirlo è stata, nelle scorse ore, Marina Lalli, nuovo presidente di Federturismo. Il comparto «va quindi aiutato con interventi immediati partendo dalla sburocratizzazione e semplificazione».