“Facciamo rumore per Gaza”, sabato sera la manifestazione in Piazza Ducale

VIGEVANO – Sabato 9 agosto, alle ore 21, Piazza Ducale risuonerà di fischietti, pentole, sirene e campane: il Coordinamento per la Pace di Vigevano e Lomellina ha infatti promosso una manifestazione per rompere il silenzio che circonda la tragedia umanitaria in Palestina, in particolare nella Striscia di Gaza. Una mobilitazione che vedrà la partecipazione di oltre venti associazioni locali, unite per dire basta al genocidio e all’indifferenza. «Gaza muore di fame, – si legge nel comunicato del sodalizio – mentre Israele, attraverso fame, sete e bombardamenti, avanza nella fase finale di uno sterminio che trasforma una terra abitata in una terra senza popolo. Parole forti, che denunciano una situazione al limite, definita come un vero e proprio “campo di concentramento a cielo aperto” dal quale filtrano sempre meno notizie e ancor meno reazioni. L’evento di sabato sarà parte di una più ampia mobilitazione nazionale lanciata con l’appello: “Facciamo suonare a distesa le campane, ogni sirena possibile, ogni fischietto, battiamo le pentole: facciamo più rumore possibile, ovunque, affinché ci sentano fino a Gaza. Perché sappiano di non essere soli. Perché ci sentano anche nei palazzi del potere italiano.” Insieme alla manifestazione in Piazza Ducale, si terrà un presidio parallelo anche a Mede, in Piazza della Repubblica, sempre alle ore 21. Ma non solo: grazie alla collaborazione con la Diocesi di Vigevano, nello stesso momento suoneranno le campane delle chiese di diversi paesi lomellini, come gesto simbolico di vicinanza e di preghiera per la pace. In una lettera indirizzata ai parroci dal Palazzo Vescovile si legge: «Invitiamo i confratelli a far suonare le campane nella sera di sabato 9 agosto, in contemporanea con l’iniziativa in piazza. È un piccolo segno, ma di grande valore, che unisce le comunità cristiane nella testimonianza e nella preghiera». Il Coordinamento per la Pace sottolinea l’urgenza di non restare in silenzio: «Ci sentiamo impotenti, ma lo saremo davvero solo se resteremo muti davanti alla fame usata come arma di sterminio. Il nostro rumore vuole essere un atto di diserzione dal silenzio di morte che avvolge Gaza. Non vogliamo essere complici dell’indifferenza». L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza e a chiunque creda nella dignità umana e nella pace: «Unitevi a noi – scrivono gli organizzatori – per fare rumore, per non restare indifferenti, per tenere viva l’attenzione su una tragedia che non può più essere ignorata».

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