MORTARA E DINTORNI NELLA STORIA – Riso Gallo, una tradizione familiare risicola nata nell’Ottocento

A cura di Simone Tabarini

La storia di Riso Gallo affonda le sue radici nel 1856, quando Giobatta Preve avviò a Genova un’attività commerciale legata al riso importato. Nei decenni successivi la famiglia allargò i propri interessi al mercato sudamericano, dove i consumatori impararono a riconoscere le qualità attraverso simboli visivi: tra essi spiccava il gallo, destinato a diventare il marchio dell’azienda. Il momento decisivo con la Lomellina arriva nel 1926, quando la famiglia, sceglie di trasferire la produzione proprio qui. Dopo un passaggio a Novara, la sede principale viene stabilita a Robbio. La decisione non fu casuale: la zona, attraversata da rogge e canali, era già allora uno dei distretti più fertili e avanzati per la coltivazione del riso in Italia. Da allora lo stabilimento è diventato il fulcro produttivo, un luogo dove tradizione agricola e innovazione industriale si intrecciano. Per quasi un secolo generazioni di robbiesi hanno trovato occupazione nello stabilimento, contribuendo a far crescere un marchio che oggi è sinonimo di eccellenza italiana. Il legame con Robbio non è soltanto economico, ma anche identitario: il marchio del gallo, nato come simbolo di qualità nelle lontane risaie argentine, ha trovato nella Lomellina la sua vera casa. Qui si sono sviluppati i progetti di ricerca, le innovazioni di confezionamento, le campagne di comunicazione che hanno reso il brand riconoscibile. Oggi Riso Gallo, guidata dalla sesta generazione della famiglia Preve, continua a mantenere a Robbio il cuore della propria attività. Lo stabilimento rimane un punto di riferimento per il territorio.

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