Bonus elettrodomestici 2025: una nuova agevolazione

Il 2025 porta con sé una nuova opportunità per le famiglie italiane: il Bonus Elettrodomestici, un incentivo economico previsto dalla Legge di Bilancio 2025 per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti in Europa. L’agevolazione mira a promuoverne l’acquisto con l’obiettivo di ridurre i consumi domestici, migliorare l’efficienza energetica, sostenere l’industria europea e incentivare il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti. Il decreto attuativo ha definito sette tipologie di elettrodomestici ammessi, ciascuna con specifici requisiti di classe energetica:
Lavatrici e lavasciuga: classe energetica A o superiore
Forni: classe energetica A o superiore
Cappe da cucina: classe B o superiore
Lavastoviglie: classe C o superiore
Asciugabiancheria: classe C o superiore
Frigoriferi e congelatori: classe D o superiore
Piani cottura: conformi al Regolamento UE 2019/2016
Sono esclusi piccoli elettrodomestici come phon, ferri da stiro e condizionatori.
Il bonus copre fino al 30% del costo dell’elettrodomestico, con un limite massimo di:
100 euro per nucleo familiare standard
200 euro per famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro.
Ogni nucleo familiare può beneficiare del contributo per un solo elettrodomestico durante tutto il 2025. Il bonus sarà gestito tramite la piattaforma informatica PagoPA, mentre Invitalia si occuperà delle attività istruttorie e del rimborso ai rivenditori. I commercianti, dopo aver applicato lo sconto immediato tramite voucher, otterranno il rimborso una volta decorso il termine per il diritto di recesso dell’acquirente. Per il 2025 è stato stanziato un fondo di 50 milioni di euro, rappresentando il tetto massimo di spesa per questa misura. Il decreto attuativo è stato firmato dal MEF il 3 settembre 2025, ma la data effettiva di partenza del bonus potrebbe slittare oltre settembre 2025. Nonostante le previsioni iniziali indicassero settembre come mese di avvio, sono ancora necessari ulteriori provvedimenti attuativi (decreti direttoriali) e l’adeguamento della piattaforma informatica PagoPA per la gestione delle domande. Le richieste saranno elaborate in ordine cronologico fino ad esaurimento dei fondi disponibili è quindi importante presentare domanda tempestivamente.

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