Il terzino del Novara torna ad allenarsi con i compagni in vista dei playoff di C a luglio:
«Mi sono preparato anche da casa. Che gioia la convocazione al Mondiale Under 17»
Non è ancora maggiorenne, ma alle spalle ha già un percorso che farebbe invidia a molti: Tommaso Barbieri, 18 anni il prossimo 26 agosto, racconta – lui stesso incredulo – la strada percorsa nei suoi primi 17 anni di vita, in cui è riuscito a fare del calcio la sua professione, oltre che la sua più grande passione. Nato a Magenta ma residente a Gambolò, dallo scorso mese di settembre Barbieri è approdato in serie C con il Novara Calcio, squadra che lo ha accolto nel migliore dei modi: «È stato un anno bellissimo. Arrivato nello spogliatoio dei grandi, i miei compagni hanno saputo supportarmi e darmi i migliori consigli possibili». Supporto che ha saputo ricambiare, entrando da subito nella storia del club come marcatore più giovane di tutti i tempi, fatto ancor più sorprendente considerando il suo ruolo di terzino: «Nella partita giocata in casa contro l’AlbinoLeffe ho segnato il gol decisivo, che ci ha portati alla vittoria. Non avrei mai pensato di ottenere un risultato simile un anno fa, ma i fatti hanno superato tutte le mie aspettative». Quest’anno è stato davvero rivoluzionario per la carriera di Barbieri, che già la scorsa estate aveva potuto realizzare il sogno di giocare con i suoi idoli nel corso delle amichevoli estive contro Milan e Juventus: «Da simpatizzante rossonero devo ammettere che è stata un’emozione unica entrare a Milanello per giocare con dei campioni del calibro di Suso o Donnarumma, ma anche la partita con la Juve mi ha regalato momenti indimenticabili. A fine primo tempo, infatti, sono corso da Cristiano Ronaldo, che mi ha regalato la sua maglia: ora la conservo in camera mia, con il suo nome in bella vista». L’autunno non è stato meno sensazionale, con la convocazione del giovane gambolino in nazionale per disputare i mondiali di calcio under 17 in Brasile: «Essere chiamato al pre-raduno per me era già una soddisfazione, ma non potrò mai dimenticare il momento in cui ho ricevuto la comunicazione della convocazione: ho chiamato subito i miei genitori, mio padre era quasi in lacrime per la gioia». Dopo l’esperienza in nazionale, l’emergenza Covid ha interrotto temporaneamente la scalata di Barbieri, che non ha però smesso di allenarsi in preparazione alla ripresa: «Mia nonna, di Gambolò come me, ha molto spazio all’aperto, che ho trasformato in un campo da calcio. In questo modo ho potuto allenarmi anche durante il lockdown, con i miei cugini come compagni di gioco». Conclusa la fase drammatica dell’emergenza, gli allenamenti stanno tornando alla norma anche a Novarello: «Dopo essere tornato per gli allenamenti individuali, da lunedì abbiamo ripreso anche le sessioni di squadra e siamo pronti a giocare i playoff. Quando posso, però, torno sempre con piacere a casa con la mia famiglia. Anche questo weekend tornerò a Gambolò e domenica pomeriggio sarò a Vigevano per inaugurare il nuovo campetto dell’oratorio del Sacro Cuore» conclude il giovane talento.