a cura di don Cesare Silva
La confraternita di San Paolo a Gambolò fu istituita canonicamente da vescovo di Pavia nel 1565 dopo che già da quattro anni aveva iniziato ad officiare l’antichissima chiesa di San Paolo, di cui non si conosce l’origine. Sull’altare di fronte è un pregevole gruppo in terracotta dipinta databile alla metà del sec. XVIII composto dalla Madonna, San Giuseppe ed alcuni pastori in adorazione (il Bambinello moderno sostituisce l’antico rubato nel sacco austriaco del 1859). La confraternita fu soppressa per le leggi napoleoniche ma la chiesa fu conservata come succursale della vicina parrocchiale di San Gaudenzio: negli ultimi l’edificio e le opere d’arte contenute sono state interamente restaurate negli ultimi decenni. Lungo la strada antistante la chiesa erano la chiesa e il convento di San Vincenzo Ferrer dei frati domenicani, soppresso dalle leggi napoleoniche nel 1805. Non lontano è il palazzo (assai rimodernato) nel quale era un ospedale e le scuole pubbliche di Gambolò fondati dal cardinale Arcangelo Bianchi, nato a Gambolò nel 1516. Frate domenicano stretto collaboratore del papa San Pio V gli successe come Inquisitore Generale; creato cardinale nel 1570 morì dieci anni dopo e fu sepolto nella basilica di Santa Sabina a Roma.
FINE SECONDA PARTE