MORTARA E DINTORNI NELLA STORIA – Il Palio di Vigevano, l’evento autunnale più atteso dell’anno

a cura di Simone Tabarini

Il Palio delle Contrade di Vigevano è una delle manifestazioni storiche più sentite della Lomellina. Nasce nell’ottobre 1981 da un’idea di don Stefano Cerri, allora parroco di San Pietro Martire, con l’intento di unire la devozione per il Beato Matteo Carreri, patrono della città, e la rievocazione del passato rinascimentale vigevanese. La prima edizione, segnata dalla “corsa delle portantine”, pose le basi di una tradizione che da allora accompagna ogni autunno la città. Ambientato nel suggestivo scenario del Castello Sforzesco e della Piazza Ducale, il Palio rievoca l’epoca di Ludovico il Moro, quando Vigevano era centro di corte e luogo di fasti artistici. A sfidarsi sono oggi dodici contrade, ispirate agli antichi quartieri e alle corporazioni medievali, ognuna con propri colori, emblemi e costumi. Le prove, che un tempo riprendevano giochi popolari, sono diventate veri momenti di spettacolo. Elemento centrale della manifestazione è il “cencio”, il drappo dipinto ogni anno da un artista locale e destinato alla contrada vincitrice. Il Palio si svolge tradizionalmente nel fine settimana dedicato al Beato Matteo Carreri, figura carismatica del XV secolo e simbolo di fede e identità cittadina. Nel corso degli anni il Palio ha conosciuto alcune interruzioni – nel 1987 per maltempo e nel 2020 a causa della pandemia – ma ha sempre ritrovato la sua forza nella passione dei vigevanesi, che continuano a viverlo come un legame profondo tra storia, comunità e memoria. Oggi il Palio di Vigevano non è solo una rievocazione storica: è un rito collettivo che rinnova, ogni ottobre, l’orgoglio e l’appartenenza a una città che conserva, nel suo tessuto urbano e nel cuore dei suoi abitanti, l’eredità del Rinascimento lombardo.

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