a cura di don Cesare Silva
Le origini della chiesa di Santa Maria a Gambolò risalgono all’età medievale: si hanno notizie già nel 1258; aveva rendite beneficiali nel 1347. In occasione della peste che infierì in paese nel 1500 e 1501 si distinsero per l’assistenza religiosa i frati francescani dell’Osservanza del convento di santa Maria delle Grazie di Vigevano. Questi furono invitati a stabilirsi a Gambolò officiando questa chiesa; nel 1502 la Comunità donò ai frati un terreno nelle vicinanze per erigere un piccolo convento detto “ospizio”. Alcuni decenni dopo essi eressero una chiesa intitolata a San Bernardino da Siena e un piccolo convento sempre dipendente da santa Maria delle Grazie. Le soppressioni napoleoniche chiusero nel 1805 il complesso che fu venduto a privati e trasformato in abitazioni. Nella chiesa di Santa Maria sorse allora una confraternita laicale intitolata alla Purificazione della Madonna che nel 1583 si accise a restaurare l’antico edificio. L’attuale fu costruita nel 1672 a una sola navata con due altari minori, presbiterio e profondo coro. Il sottile campanile ebbe la cuspide modificata per apporvi un orologio pubblico e l’interno fu elegantemente decorato nel corso del tempo. Soppressa la confraternita nel 1801, la chiesa fu conservata come succursale della parrocchia di sant’Eusebio fino alla ricostituzione dell’antico sodalizio. Nel corso dei secoli la chiesa è stata arricchita di molte opere d’arte: la più pregevole è la pala dell’altare maggiore, databile agli inizi del secolo XVII e iscrivibile all’ambito del Procaccini; l’altare è pregevolissime composizione in marmi policromi di gusto barocco del secolo XVIII. Coevo è lo splendido coro ligneo in legno di noce e radica. Gli altari laterali riflettono il variare del gusto artistico dal secolo XVII al XIX. La semplice facciata è arricchita da mosaici moderni di grande qualità che riproducono i vecchi dipinti raffiguranti Santi cari alla devozione popolare di questa chiesa come San Biagio e Sant’Antonio Abate. Negli ultimi decenni la chiesa è stata completamente restaurata a cura della sua confraternita.