La Procura di Pavia smentisce l’avvocato Lovati: «Dichiarazioni prive di fondamento»

PAVIA – La Procura di Pavia è intervenuta questa mattina, 8 ottobre, con una nota ufficiale dopo le dichiarazioni dell’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, rilasciate durante la trasmissione “Falsissimo EP 16 – Speciale Garlasco Parte 3” su YouTube. Secondo quanto chiarito dagli inquirenti, il nuovo impulso investigativo sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi è partito nel 2023, a seguito del deposito di una relazione di genetica forense presentata dalla difesa di Alberto Stasi. Il documento, firmato dal consulente Ugo Ricci e valutato dal professor Lutz Roewer, proveniva dall’Università di Careggi di Firenze. In quello stesso periodo, il dottor Stefano Civardi lavorava ancora alla Procura di Milano e non aveva alcun ruolo nel procedimento di Pavia. Sempre nel 2023, la Procura pavese ha affidato nuovi accertamenti genetici al Dipartimento di Genetica Forense dell’Università di Pavia, guidato dai consulenti Carlo Previderè e Pierangela Grignani, incaricati di effettuare analisi tecniche ripetibili ai sensi dell’articolo 359 del codice di procedura penale. Il 14 febbraio 2024 è arrivata la richiesta formale di riapertura delle indagini, firmata dal procuratore Fabio Napoleone e dai sostituti Andrea Zanoncelli e Valentina De Stefano. Solo dopo, nel febbraio 2024, è avvenuta la coassegnazione del fascicolo al procuratore aggiunto Stefano Civardi, appena insediato. La Procura chiude la nota con toni netti: «Le affermazioni dell’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, risultano oggettivamente destituite di ogni fondamento».

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