La Croce rossa ricorda Solferino con una fiaccolata nel cortile

I volontari mortaresi hanno sempre partecipato all’evento
rimandato al 2021. Quest’anno è stato organizzato “in casa”

Una fiaccolata di Solferino 2020 tutta speciale a causa del Coronavirus, fatta “in casa, anzi in cortile” a Mortara. Ogni anno i volontari della Croce Rossa mortarese partecipano alla tradizionale fiaccolata che ricorda la nascita dell’idea della grande associazione di volontariato. Migliaia di volontari, provenienti da tutto il mondo, ripercorrono, a piedi con la fiaccola in mano e tanta allegria, le strade che nel 1859 hanno percorso i primi soccorritori in azione durante la Seconda Guerra d’Indipendenza dal terreno di battaglia (a Solferino) alla chiesa e abitazioni di Castiglione delle Stiviere. Quest’anno, a causa della pandemia, questa ricorrenza alla quale i volontari mortaresi e cilavegnesi non sono mai mancati, seguendo le direttive nazionali, hanno dovuto “farsela in casa”. Non hanno però abbandonato la fiaccola che, questa volta, non era personale, ma è passata di mano in mano (rigorosamente indossando i guanti). Si sono trovati sabato 20 giugno, per le 11, in sede, i volontari che, in pochi minuti, hanno voluto riproporre quell’atmosfera che solo chi ha partecipato alla “vera” fiaccolata può descrivere. Nonostante non si siano percorsi chilometri, sono bastati pochi metri per respirare quel sentimento di ringraziamento verso coloro che oltre 150 anni fa, hanno aiutato nella battaglia di Solferino e tutti quelli che da allora ne hanno seguito l’esempio. Fino ai giorni nostri, quando il campo di battaglia non era fra le colline lombarde, fra spade, carabine, fucili e pistole, ma contro un nemico invisibile, ma terribile, il Covid-19. I “successori” di quei primi volontari, a Mortara, in Lomellina, in Italia e nel mondo hanno dato vera prova di non lasciare il campo di battaglia, hanno continuato sulle ambulanze e nei Pronto soccorsi a portare aiuto a quell’Umanità (primo principio CRI) che aveva e ha assoluto bisogno di braccia, mezzi e coraggio per superare anche questo periodo molto particolare. I volontari della Cri mortarese hanno scelto di “non mancare”, di ricordare, con una fiaccola accesa, simbolo di luce, amore e aiuto che brilla anche nella notte più buia una ricorrenza che è rimandata, a Solferino e Castiglione delle Stiviere, al 2021.

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