MORTARA – La situazione della residente di via Marzotto perseguitata dal vicino è ulteriormente degenerata: domenica mattina, rientrando a casa, la donna ha trovato del vomito lanciato contro la porta, un gesto disgustoso e chiaramente intimidatorio che si aggiunge a una lunga serie di episodi che da mesi tengono con il fiato sospeso l’intera città. L’odore acre aveva invaso il pianerottolo e persino l’ingresso dell’abitazione, costringendola a pulire tutto e a buttare via il para-spifferi imbrattato; mentre realizzava l’accaduto, il vicino – ritenuto l’autore delle persecuzioni – rideva dietro la porta, come a compiacersi della scena. Da tempo la donna è costretta a convivere con colpi alla parete, rumori continui, insulti urlati o sussurrati attraverso il muro e appostamenti nei luoghi comuni dell’edificio, comportamenti studiati per generare paura e mantenerla in uno stato di costante allerta, come se ogni attimo potesse trasformarsi in un nuovo assalto psicologico.





