MORTARA E DINTORNI NELLA STORIA – Quando Vigevano divenne il palco di “Giochi senza frontiere”

VIGEVANO – Negli anni tra i Sessanta e Novanta alcuni programmi riuscivano a unire l’Europa davanti alla televisione. Tra questi spiccava Giochi senza frontiere, in onda in Eurovisione dal 1965 al 1999: un grande spettacolo fatto di gioco, competizione amichevole e fantasia televisiva. Vigevano ebbe un ruolo insospettabile nella storia del programma, diventando per due volte palcoscenico europeo della sfida. La prima occasione fu nel 1968, quando una puntata della quarta edizione venne ambientata proprio in Piazza Ducale e nel cortile del castello di Vigevano, trasformati per l’evento in un’arena a cielo aperto. Parteciparono sei nazioni: Italia, Francia, Svizzera, Germania Ovest, Gran Bretagna e Belgio, con conduzione italiana affidata a Renata Mauro, Giulio Marchetti ed Enzo Tortora. Pur giocando “in casa”, l’Italia era rappresentata dalla squadra di Pordenone, molto distante dalla città in cui si svolgevano i giochi, che concluse al quarto posto. Bisogna attendere il 1991 per rivedere la città protagonista. Nella puntata inaugurale della ventiduesima edizione, infatti, l’Italia schierò finalmente una squadra vigevanese, preparata per settimane in vista delle prove. Il 19 settembre arrivò il risultato storico: Vigevano vinse la finale europea, superando Portogallo, Francia, San Marino, Spagna e Galles. I conduttori italiani erano Ettore Andenna e Feliciana Iaccio. Fu un momento di grande orgoglio e di inattesa visibilità internazionale. Le edizioni del 1968 e del 1991 mostrano come Vigevano, in due epoche diverse, sia entrata nelle case di milioni di europei grazie a un programma che ancora oggi evoca nostalgia. Riscoprirne la storia significa valorizzare un’eredità televisiva significativa per l’identità cittadina.

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