La tiene prigioniera per oltre 24 ore: arrestato marocchino accusato di sequestro e maltrattamenti

GAMBOLÒ – Momenti di paura nella mattinata del 10 dicembre 2025, quando il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vigevano è intervenuto d’urgenza in frazione Remondò, a Gambolò, dopo una segnalazione giunta al NUE 112. Un cittadino aveva ricevuto da una conoscente la condivisione della sua posizione GPS senza altri messaggi, un gesto interpretato come una richiesta di aiuto. Gli agenti della Polizia di Stato, prontamente attivati, hanno raggiunto l’abitazione indicata, dove hanno trovato un uomo di origine marocchina, classe ’93, che ha tentato di ostacolare l’accesso degli operatori. Superate le resistenze, gli agenti hanno scoperto una donna in evidente stato di choc, con lividi ed ecchimosi su volto e braccia, che ha immediatamente chiesto aiuto. La vittima è stata trasferita al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Vigevano, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 20 giorni. L’uomo, invece, è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato per gli accertamenti di rito. In sede di querela, la donna ha raccontato di essere stata sottoposta per l’intera giornata del 9 dicembre a percosse, minacce e privazione della libertà personale, oltre a precedenti episodi di violenza da parte dello stesso individuo. Secondo quanto riferito, l’uomo l’avrebbe costretta a rimanere in casa contro la sua volontà, impedendole di usare il cellulare e bloccandole ogni via di fuga. Anche i vicini di casa hanno confermato di aver udito urla e rumori compatibili con un’aggressione per diverse ore nel pomeriggio del 9 dicembre. L’uomo, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona, denunciato per maltrattamenti e trasferito presso la casa circondariale di Pavia.

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