Cuore, voce e coraggio nella musica di Alessandro Bardella

MORTARA – Dopo anni di studio, palchi locali e pause forzate, un giovane artista mortarese torna a far parlare di sé. Alessandro Bardella, trentadue anni, originario di Mortara, una vita divisa tra l’impegno lavorativo come infermiere e una passione mai sopita per la musica, oggi ritrova la propria strada e guarda al futuro con rinnovato entusiasmo: «Il 2026 sarà l’anno del rilancio, quello in cui racconterò la mia musica e il mio vissuto quotidiano». La sua storia artistica affonda le radici in oltre quindici anni di studio presso il C.A.M. Studio di Tromello, un percorso intrapreso da giovanissimo e mai davvero interrotto. Negli anni ha partecipato a numerosi eventi della zona, tra cui la storica “Corrida” di Mortara nel 2010, esibendosi anche in serate dedicate al karaoke e al piano bar come quelle ai “Tri pas in piasa”, portando sul palco non soltanto voce e tecnica, ma la volontà autentica di intrattenere e creare un legame con il pubblico. «Mi piace emozionare con la musica chi mi circonda», racconta. La carriera artistica ha conosciuto un rallentamento negli ultimi anni, complice un periodo lavorativo complesso: conciliare studio, turni e responsabilità nel settore sanitario non è stato semplice. «A un certo punto mi sono fermato, non per scelta ma per necessità. Poi ho capito che non potevo rinunciare a ciò che mi fa stare bene». Così è iniziato un ritorno graduale, fatto di nuove prove, nuove idee e nuovi stimoli. La sua formazione iniziale lo aveva portato nel mondo del musical, ma l’aspetto coreutico lo aveva spinto a cercare un territorio più affine al suo stile. Da qui l’avvicinamento al pop italiano, alla canzone d’autore, al blues e ai grandi crooner internazionali come Sinatra e Michael Bublé, riferimenti che ancora oggi influenzano la sua impostazione vocale e interpretativa. Per i suoi futuri inediti, però, mantiene il massimo riserbo: «Niente spoiler. Posso solo dire che saranno nel solco del pop italiano e che parleranno di me». La recente partecipazione a un evento a Sannazzaro al talent show “Ma che musica Maestro” ha segnato un nuovo punto di partenza. L’artista non nasconde la soddisfazione: «Sono contento di come sia andata. Loris Comelli ha svolto un lavoro eccellente, ha messo in piedi uno spettacolo curato e coinvolgente. Lo ringrazio davvero per l’opportunità e spero di collaborare ancora con lui e con il teatro di Sannazzaro». Un’esperienza che conferma la voglia di rimettersi in gioco e di tornare stabilmente sulla scena locale. Ora lo sguardo è tutto rivolto ai prossimi mesi: concorsi, serate, nuove collaborazioni e soprattutto la promessa di pubblicare i suoi inediti nel 2026. «Voglio raccontare la mia musica e il mio mondo. È il momento di ripartire davvero».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *