Pollini, arrivano tre aule E si pensa alla nuova sede

Subito 120mila euro per sostenere l’attività dell’istituto cittadino
Al via uno studio di fattibilità per valutare un trasloco definitiv
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La firma è arrivata nella mattinata di venerdì, tra il direttore generale di Asst, Michele Brait, e il presidente della Provincia Vittorio Poma. Una convenzione che consentirà all’istituto Pollini di potersi ampliare attraverso la consegna di tre nuove aule nei locali dell’ex ospedale Sant’Ambrogio. Un primo passo che va nell’ottica di una concreta risposta alle esigenze espresse in primis dalla dirigente scolastica del Pollini, Elda Frojo. Da anni, d’altronde, l’istituto ha dovuto fronteggiare la scarsa disponibilità di spazi, problema che si è acuito con il sopraggiungere dell’emergenza sanitaria. La convenzione permetterà agli studenti dell’istituto di utilizzare in comodato gratuito i locali precedentemente occupati dall’ex ospedale. La cifra stanziata in questa fase ammonta a 120mila euro. In sintesi, la Provincia si occuperò di eseguire i lavori di adeguamenti necessari, negli spazi dedicati all’attività didattica, attraverso la demolizione di tramezzature esistenti e realizzazione di nuove aule. La durata della concessione arriva fino al 31 dicembre 2031, fatta salva la possibilità in capo alla Provincia di interrompere preventivamente l’accordo allorché si verificasse la condizione di avvenuta esecuzione di una nuova e moderna sede per lo stesso Pollini. Sì, perché si è parlato anche di questo venerdì mattina: «Abbiamo predisposto 120mila euro per adeguare gli spazi e consentire alla scuola di averli in tempi compatibili con l’inizio dell’anno scolastico – ha precisato Poma – ma sul lungo periodo non possiamo immaginare di non lavorare per un nuovo istituto. Rivolgo quindi un appello alla politica: senza un impegno a 360 gradi il rischio è che diventi un progetto suggestivo ma irrealizzabile. Serve una sorta di santa alleanza, tutti si impegnino affinché Mortara possa avere l’istituto che merita grazie alla qualità della sua didattica. Creiamo le premesse affinché chi verrà dopo di me potrà dar vita a un percorso di completamento. Procederemo con uno studio di fattiblità per la creazione di un nuovo edificio». Dove? «Si parla dell’area retrostante l’istituto Einaudi – ha aggiunto il sindaco Marco Facchinotti – quindi con una destinazione d’uso che prevede già l’edilizia scolastica». Un’ulteriore chiave di lettura, a margine della firma dell’accordo, l’ha fornita Piergiuseppe Dezza, dirigente del settore lavori pubblici dell’ente provinciale: «I lavori partiranno presto, e sono garantite almeno tre aule al piano terra. L‘intervento sarà principalmente caratterizzato dalla posa di tramezze e dall’installazione degli impianti. La fase successiva è da valutare, se le attenzioni dovessero spostarsi su un nuovo edificio, bisognerà capire se proseguire qui o se concentrarsi sulla prossima sede». Così ancora Poma: «La Provincia vive il rapporto con la scuola con partecipazione, passione, per certi aspetti anche con un senso di frustrazione – ha commentato Poma – perché vorremmo fare di più, ma abbiamo passato anni difficili in cui non abbiamo potuto investire un euro, e tutto ciò si riscontra nella parziale decadenza di alcune strutture. Alle Province, negli anni, sono state precluse alcune possibilità, ma è anche giusto dire che il vento ultimamente è un po’ cambiato. Questa inversione di tendenza ci porta a immaginare un futuro più roseo in termini di capacità di spesa e quindi anche di interventi». Ad aprire le danze era stato Brait: «Questo è un momento importante, che ci consente di restituire alla città parte di questo ospedale, che è un luogo a cui i mortaresi sono legati. Si parte con alcuni spazi, con in previsione una progressiva restituzione di tutto l’edificio nel suo complesso. L’idea è quella di arrivare a fine 2021 con la possibilità di poter consegnare le chiavi di tutto. Un grazie a tutte le realtà che si sono prodigate per la riuscita di questo accordo». Tra i presenti, oltre alla dirigente Frojo, anche Daniela Bio, vice presidente provinciale nonché consigliere comunale di Forza Italia a Mortara, che ha seguito da vicino la vicenda, e l’assessore regionale alle politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani: «Con questa firma si va in primis a siglare un accordo che consentirà di mettere a disposizione del Pollini alcune nuove aule, ma si tratta più in generale anche di un segnale di attenzione verso le eccellenze che sui diversi territorio lombardi, e la provincia di Pavia non è certo da meno, sono presenti». Un elemento sul quale si è concentrato anche Simone Verni, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle: «Ringrazio le parti in causa per questa firma che considero importante. Noi critichiamo una certa visione “milanocentrica” della Lombardia, e quindi sono molto importanti momenti come questo, che vanno a sostenere tutto il valore che è presente anche fuori dal capoluogo». Infine, tornando alla questione aule, particolarmente sentita in un anno come questo, caratterizzato dalle esigenze di distanziamento, anche le due nuove classi, che sono già finite e che si trovano al secondo piano, dovrebbero essere utilizzabili a settembre.

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