Tre nuovi episodi di truffa ai danni degli anziani si sono verificati nelle scorse ore sul territorio. Il primo, ieri in mattinata, è accaduto a Confienza: due sconosciuti, muniti di mascherina, si sono presentati presso l’abitazione di una pensionata 89enne fingendosi addetti al controllo della rete idrica per conto del comune. Sono così entrati in casa e hanno convinto l’anziana a porre denaro e gioielli in un sacchetto, per poi dileguarsi a bordo di una vettura condotta da un complice.
Attorno alle 13.30, quindi, a Vigevano una sconosciuta ha telefonato a casa di una cittadina spacciandosi per la figlia: spiegandole di essere stata ricoverata in ospedale causa Covid, l’ha convinta a consegnare successivamente a un ragazzo, a sua volta nascosto dalla mascherina, dei monili in oro per pagare le cure. Ancora a Vigevano, nel tardo pomeriggio sempre di ieri una 92enne è stata contattata nuovamente al telefono da una persona che si spacciava per sua nipote: situazione simile alla precedente, questa volta la donna ha consegnato a un giovane, con indosso berretto e mascherina, una busta contenente 10mila euro.
Su questi fatti indagano i carabinieri. E così si è espresso il Maggiore Paolo Banzatti, neo comandante della Compagnia di Vigevano: «Questi soggetti sfruttando gli affetti delle persone care e il timore per le loro condizioni di salute, carpiscono la fiducia degli anziani e riescono circuirli affinché consegnino ad estranei somme di denaro». Il Maggiore Banzatti invita la popolazione «a una maggiore attenzione e, in presenza di questi episodi, ad avvisare i loro familiari» nonché «a ricorrere, anche a fronte del semplice dubbio, all’intervento delle Forze dell’Ordine, che provvederanno a verificare le vicenda e ad accertare la veridicità di quanto segnalato».