Pre e post ci saranno Ma con costi più alti

Entro ottobre il servizio sarà attivo, restano alcune incognite
Più agevole la gestione del pulmini: «Regole meno stringenti»

Uno dei temi caldi di questo già di per sé complesso anno scolastico è rappresentato dal pre e post scuola. Si è detto tanto in queste settimane, e sono circolate anche informazioni discordanti tra loro con le famiglie che hanno espresso un comprensibile timore. Purtroppo, innegabilmente, anche su questo fronte pesano le confuse direttive che arrivano dal governo centrale, che stanno mettendo a dura prova l’intero universo scolastico. A Mortara, tuttavia, a quanto pare pre e post ci saranno: l’amministrazione ha promesso che il servizio partirà entro l’inizio di ottobre, resta ancora da capire con quali modalità e quali costi. Se è vero infatti che ogni giorno può mutare qualcosa, è giusto però raccontare come stanno le cose a oggi. «Stiamo predisponendo con la funzionaria la lettera da inviare ai genitori – afferma il sindaco Marco Facchinotti – dove ribadiamo quanto già detto in precedenza. Potrebbe arrivare un’ordinanza di Regione Lombardia che andrebbe ad alleggerire il discorso, imposto dallo stato centrale, relativo al numero di assistenti che devono seguire i bambini, che stando così le cose dovrebbero essere ben tredici rispetto agli abituali due, a condizione che ci siano spazi adeguati. Noi li abbiamo individuati nella palestra delle elementari. Avendo meno paletti sicuramente sarebbe tutto più semplice, ma noi comunque attiveremo il servizio nonostante non sia obbligatorio, essendo a domanda individuale. Abbiamo destinato 26mila euro, ma è chiaro che questa emergenza andrebbe a far lievitare i costi per le famiglie, che balzerebbero da 180 euro all’anno a qualcosa come 100-150 euro al mese. A fronte di queste valutazioni, diversi altri comuni hanno ritenuto di rinunciare». Sono oltre 60 le richieste di pre e post scuola a Mortara. «Si tratta di attendere nuove disposizioni regionali – ripete il sindaco – se le briglie dovessero allargarsi, la situazione senza dubbio si semplificherà». Margini che si sono già ampliati, invece, con riferimento al trasporto degli alunni: «Se il 20% degli occupanti a bordo resta per non più di quindici minuti è possibile utilizzare la capienza massima del mezzo quindi non abbiamo dovuto utilizzare i gran turismo ipotizzati inizialmente, ma pulmini da circa 50 posti». Tutto come già annunciato per quanto concerne, infine, la mensa: in programma tre turni, il primo per la scuola dell’infanzia (alle 11.15) e i successivi due per le elementari. «È prevista una doppia cottura, c’è stato un incremento dei costi ma le famiglie non vedranno un aggravio, con le varie fasce di prezzo ancora valutate sulla base dell’Isee» aveva precisato nelle scorse settimane l’amministrazione. Tradotto: i pasti dovrebbero essere sempre caldi, a prescindere da quale sia il proprio turno.

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