A cura di Fiat Lux
La canicola rappresenta il periodo più caldo dell’anno nell’emisfero boreale. è il periodo che va da luglio ad agosto, durante il quale il caldo estivo si fa più forte e insopportabile. E, insieme al caldo, sono molte altre le cose che le persone trovano insopportabili in questo periodo. Il livello di nervosismo aumenta a causa del fastidioso solleone, che rende ogni azione difficile e faticosa. n questo frangente molto avremmo da imparare dalla Siesta messicana, l’unico modo di sopravvivere al caldo afoso e mordente di questo periodo. Un bel cappellaccio in testa, ai piedi le ciabatte e via col pisolino sul divano. Per inciso il cappellaccio in testa ci aiuterebbe a non vedere molte cose fastidiose, come il degrado di alcune vie cittadine, i delinquenti che circolano in disturbati per le vie e le piazze della città, i maleducati padroni di cani che lasciano le loro scagazzate in bella mostra ad essiccarsi al sole. Che poi, a guardarne la dimensione, viene da pensare che forse non abbandonano solo quelle dei propri cani. Insomma, diciamoci la verità, se il li vello di crimine in città (scippi, furti e rapine sono ormai fatti di cronaca all’ordine del giorno ), si avvicina a quello messicano, allora tanto vale a dottarne anche gli usi e costumi. In fondo anche il Messico terra di confine per i migranti diretti negli Stati Uniti, così come l talia terra i confine per raggiungere gli altri Stati Europei, e allora guardiamo i consigli sul sito della Farnesina per chi viaggia in Messico, magari ci troviamo dei parallelismi interessanti: Sicurezza: evitare le aree più a rischio (parcheggio dietro al Teatro, soprattutto di sera, piazza del Municipio, piazza Silvabella) Assicurazione sanitaria : meglio stipularne una (dato l’intasamento dei Pronto Soccorso) comportamento: adottare precauzioni standard, come evitare di indossare oggetti di valore ( o telefoni di ultima generazione) ras orti: Evitare di viaggiare di notte (da soli) Magari se ci atteniamo a queste indica zioni, diminuiscono i fatti di cronaca nera, prima che l’Osservatorio nazionale del Turismo si accorga di Mortara e ci classifichi come Paese a rischio viaggiatori.