Ospedale, il futuro è appeso a un filo

Giro di consultazioni della Regione con i sindaci per redigere le strategie sul territorio. Si teme che il San Martino possa essere escluso dal piano

Giorni cruciali per il futuro dell’ospedale San Martino di Mede. A poco più di un mese dallo scioglimento della commissione speciale in difesa dell’ospedale, questa sera, mercoledì, nel primo consiglio comunale dopo la pausa estiva, l’assise tornerà a parlare del locale nosocomio. In una seduta tecnica, di nuovo in presenza, in cui si discuterà di variazioni al bilancio, Dup e Pgt, sarà anche trattata un’interpellanza presentata dal gruppo di minoranza avente ad oggetto il San Martino: Regione Lombardia, infatti, ha iniziato un giro di consultazioni per la redazione del Poas, Piano di organizzazione aziendale strategico, con cui si definirà le linee programmatiche anche in tema di sanità. E, se il San Martino non fosse inserito nel Poas, potrebbe essere l’ennesima conferma di come Regione e Asst Pavia non credano in un rilancio dell’ospedale.«Si tratta – spiega la capogruppo di minoranza Antonella Bertarello, che insieme ai suoi colleghi ha firmato l’interpellanza che verrà discussa stasera – di un passaggio cruciale per il nostro ospedale. Con il Poas la Regione definirà e aggiornerà la struttura organizzativa di Asst Pavia e le linee di sviluppo dell’attività di programmazione aziendale. Riteniamo che sia necessaria un’interlocuzione con gli organi regionali preposti alla definizione di tale documento, in modo tale che si possano individuare le aree di sviluppo dell’ospedale di Mede attraverso l’esplicitazione dei reali fabbisogni del territorio in materia di salute e prevenzione, nonché di protezione delle persone fragili». Su queste basi si muove il documento protocollato lo scorso 22 settembre che chiede al sindaco Giorgio Guardamagna se fosse al corrente dell’avvio dei tavoli di lavoro da parte della Regione, se, considerata l’opportunità di intervenire per tempo, intenda agire per rappresentare le esigenze del terriorio e, infine, nel caso in cui fosse disponibile a portare le istanze del territorio ai tavoli decisionali, come intenda agire e secondo quale tempistica. «Non essendoci più la commissione speciale – prosegue Bertarello – ora tutto quanto riguarda il futuro dell’ospedale è nella mani della giunta e del sindaco. Per questo motivo vogliamo che il nostro primo cittadino si impegni a portare, nei tavoli preposti, le istanze di un intero territorio che, nel corso degli ultimi anni, ha subito un impoverimento più che importante dei servizi legati alla sanità, con un ridimensionamento dell’ospedale e la perdita di servizi come il pronto soccorso. Ora è necessaria un’inversione di tendenza, per far tornare il San Martino al centro dei progetti sanitari della Lomellina e del territorio». Sul futuro dell’Ospedale il sindaco riferirà al consiglio: «Nella giornata di lunedì – spiega Giorgio Guardamagna – ho avuto un incontro con i vertici di Asst proprio sul San Martino. Informerò il consiglio del contenuto del colloquio e del ruolo che dovrà avere il San Martino all’interno del Poas».

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