La matematica insegna: chi gioca d’azzardo perde

Grazie al calcolo delle probabilità gli studenti del liceo hanno potuto dimostrare i lati più oscuri di questa pratica

Il gioco d’azzardo è una pratica che risale agli inizi dell’umanità. I primi dadi sono stati rinvenuti in Cina e risalgono a più di 5mila anni fa, passando per India, Giappone fino alla società greca e romana giungendo infine allo stato pontificio. Inoltre può diventare una vera e propria patologia, diagnosticabile e curabile attraverso un’adeguata psicoterapia. Una “malattia” che spinge a giocare in maniera continua, per vivere l’eccitazione del rischio, spesso più forte quanto più alta è la posta. L’argomento verrà trattato presso il Civico 17 di Mortara il 4 novembre alle ore 16 e come relatori ci saranno gli alunni del Liceo Omodeo di Mortara. «Lo abbiamo studiato insieme all’insegnante di matematica secondo cui chi gioca d’azzardo perde sempre. Sono state fatte statistiche sulle perdite. 

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