CORONAVIRUS: A Mede un reparto per i meno gravi

C’è un leggero rallentamento della pressione sugli ospedali, ma nessuno lo vuole ammettere perchè la paura che nei prossimi giorni si possa tornare a numeri alti di contagio e di ricovero è molta. Lo fa capire chiaramente il dottor Livio Carnevale, responsabile dei reparti Covid dell’ospedale Civile di Vigevano, nonchè del Pronto soccorso e della Terapia Intensiva: «Allentare la morsa ora sarebbe da irresponsabili». E lo scrive anche in un rapporto ufficiale. Nel frattempo ci sono dei dati che danno il quadro della situazione della pandemia in Lomellina. I reparti Covid dell’ospedale Civile rimangono per ora solo due (la scorsa settimana si parlava di aprirne un terzo nei locali dell’ex Ortopedia, ma non è stato fatto) in compenso è maturata l’idea di alleggerire il numero di ricoveri su questi reparti per acuti e subintensivi aprendo un Covid a Mede, per subacuti. Tradotto significa che i casi meno gravi o quelli in fase di miglioramento, ma non ancora in grado di essere dimessi, possono essere trasferiti a Mede per completare la degenza, ottenendo così lo scopo di ridurre il numero dei pazienti ricoverati a Vigevano. Effettuare questa apertura, però, non è automatico. Servono dei passaggi. La Medicina di Mede, diretta dal dottor Simone Bagnoli, si dovrebbe trasferire nell’ex Chirurgia, chiusa da tempo. Ma mancano, per ora, i letti, che stanno arrivando, ma non ci sono ancora. Inoltre se i medici potrebbero bastare non basta di certo il personale infermieristico, che deve essere recuperato. Medici e infermieri carenti sono anche il motivo principale per cui non è stato aperto il terzo reparto Covid al Civile.

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